Aggredita da un gruppo di cani randagi. Paura per una trentenne
Paura e tensione nel corso della mattinata (intorno alle 7:00) in pieno centro ad Acri, dove una donna è stata aggredita da un gruppo di cani randagi. La donna, una trentenne di Acri, è stata aggredita nei pressi di Piazza Sprovieri, da due animali che in quel momento si trovavano in gruppo insieme ad altri quattro cani.
Passeggiavo come faccio ogni mattina – ci dice M.S. – dopo aver avvistato i cani che si trovavano sul marciapiede che delimita la piazza ho cercato di non fare bruschi movimenti e di allontanarmi il più possibile da loro”.
La trentenne diretta verso Parco Calamo, nonostante le precauzioni del caso è stata invece aggredita: “due cani si sono subito avvicinati a me cercando di mordermi – ci dice la ragazza – solo una serie fortuita di coincidenze mi ha evitato di subire lesioni”. A soccorrere la giovane donna un gruppo di passanti che in quel momento si trovavano nei pressi di un bar: “grazie al loro intervento hanno messo in fuga gli animali e si è evitato il peggio”.
M.S. lancia poi un appello: “segnalerò l’accaduto alle Forze dell’Ordine in modo formale, ed allo stesso momento chiedo alle Autorità competenti di prendere tutti i provvedimenti del caso per garantire la sicurezza dei cittadini e degli stessi animali”.La vicenda, si è chiusa fortunatamente solo con una grossa paura per la giovane donna ma il problema del randagismo resta presente nella Città ed episodi come questo sono diventati quasi all’ordine del giorno.
Francesco Spina
Sarebbe un grande dono per la cittadinanza, per la civilta e per la qualità della vita, anche degli animali, se ci fossero iniziative pubbliche capaci di contenere questo tipo di eventi che sono un segnale preoccupante per la vita in comune. Sono possibili molte soluzioni. Ma dove sono i veterinari di Acri? Sono del tutto insensibili verso il destino dei tanti randagi? Sarebbe opportuna e auspicabile una loro alleanza con quella parte di cittadinanza che ama gli animali e non vuole vederli soffrire per strada. Una amministrazione che ama il proprio territorio e ne auspica una migliore qualità dovrebbe interessarsi di questa tematiche e cercare soluzioni. Non passeggiano per strada i nostri amministratori? Non temono per i propri figli? Non temono le conseguenze del randagismo? La Calabria è l’ultima regione in Italia a occuparsi sul piano pubblico degli animali e del randagismo. Ancora un primato… ma si può sempre migliorare.