Acri, la Rocca “imprendibile per difesa naturale”, accoglie i turisti
Un saliscendi di vicoli larghi e corti che si diramano in altri stretti, lunghi e tortuosi, per servire e collegare le case abbarbicate sulla rocca, definita dal Pontano, “imprendibile per difesa naturale”.
I Normanni, presumibilmente, sono stati gli ultimi, nel XII secolo, a modellare l’abitato antico di Acri da renderlo inespugnabile agli assalitori e la figura di Niccolò Clacioffo (XV sec.) testimonia che solo il tradimento poteva riuscire a minarne la resistenza.
L’urbanistica più antica (comprendente i rioni Padia, Castello , Picitti, Parrieti, Olivella) è ben visibile sulla stretta dorsale che separa gli alvei del Fiume Mucone e del Torrente Calamo, resa particolarmente aspra dalle costanti azioni erosive dei due corsi d’acqua sui suoi fianchi.
La morfologia acclive ha limitato gli spazi utili per edificarvi caseggiati, conferendo all’abitato attuale un’unicità urbana di alto valore paesaggistico.
Ne sono ben consapevoli coloro che lo abitano e quelli che lo visitano. Ne dovrebbero andare fieri, però, tutti gli acresi, sia quelli che risiedono nella parte medievale (Via Ranna, Costarella, Casalicchio, Cappuccini, Acqua ‘e Macchia, ‘u Fuossu), sia gli abitanti dei nuovi rioni (Ritunna, Jungi, Calvario, Pratore, Viola, Marullo, Pompio, Colle Dogna), sia quelli sparsi nelle sue contrade, al di qua o al di là del Fiume Mucone. Dovrebbero, altresì, esserne attratti anche i cultori di storia dei paesi viciniori (Luzzi, Bisignano, Rose) per la necessità di indagare le comuni origini protostoriche.
I centri storici sono, da tanto tempo, ulteriori risorse per qualsiasi città mentre diventano le risorse più valide per i paesi interni del Meridione d’Italia. Essi per diventare mete turistiche devono, però, farsi conoscere, proporsi con le loro peculiarità, ma soprattutto debbono inventarsi appetibili eventi estivi ed annuali. Tutto si ottiene con ingegnosità, perseveranza e la sinergia degli abitanti, delle associazioni e della locale Amministrazione comunale.
A tal proposito per ciò che si propone nel centro storico di Acri è doveroso riconoscere meriti e porgere plausi agli organizzatori degli appuntamenti estivi che si perpetuano da diversi anni nella Piazzetta Azzinnari di Padia, a quelli del Siluna Fest, agli altri che hanno reso Via Clancioffo una piacevole attrazione, ai volontari di Picitti Stories; mentre una grossa riconoscenza va a tutti gli abitanti del rione Padia per l’accoglienza che hanno riservato e che riserveranno annualmente ai numerosi visitatori.
Francesco Foggia
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