Leggendo di Angelo Gaccione
Con grande piacere e condivisione in questi giorni ho appreso che il mio amico Angelo Gaccione con i suoi colti versi, della raccolta ‘Lingua mater’ in vernacolo acrese, ha guadagnato l’attenzione e l’apprezzamento sulla grande stampa nazionale come il Manifesto e il Corriere della sera, classificandosi anche al primo posto della prima edizione del prestigioso premio ‘Franciacorta’ con un altro suo lavoro narrativo, ‘L’incendio di Roccabruna’.
Angelo Gaccione è un acrese, trapiantato ormai da lungo tempo nella grande Milano, in cui si è inserito autorevolmente attraverso vari lavori letterari di raffinato spessore culturale. Nel grande e difficile contesto milanese Gaccione si è imposto come scrittore e intellettuale impegnato, ‘organico’ nell’ambito della problematica nazionale e internazionale del mondo operaio attraverso puntuali e raffinate analisi, improntate sempre ad un impeccabile rigore scientifico, frutto di una seria cultura umanistica, le cui radici affondano sempre, senza sbavature, nel mondo classico, che Gaccione maneggia con sicurezza. Congratulazioni, quindi, all’amico Gaccione per questi traguardi raggiunti, che rappresentano certamente motivo di orgoglio per tutta la nostra collettività.
Vincenzo Rizzuto