S-cambiare gli occhi per la coda

Una volta una talpa si lamentò con Dio, perché l’aveva creata senza coda, ella disse: “come sono sfortunata, con un corpo così grazioso, un musino così carino, una pelle così vellutata, delle zampe tanto robuste e non mi è stato concesso un pezzo di coda che completi così tanta bellezza!!!”.

Iddio ascoltando il suo lamento volle prendere in considerazione la faccenda e domandò alla talpa di cosa volesse privarsi per avere in compenso una coda, la talpa rispose: “sono pronta a perdere gli occhi pur di avere una codina!”

Il Signore accolse la sua richiesta e fece nascere una minuscola coda nel mentre le tolse la cosa più cara per qualunque essere vivente … la vista!!

Questo bellissimo racconto che ogni bambino si è sentito narrare, seguito dalle carezze e dai saggi consigli dei nonni, si adatta in una certa misura assai bene alla situazione che abbiamo voluto rappresentare nella riflessione dal titolo ”amministrare senza amministrazione”.

Il riferimento esplicito e puramente voluto è alla totale mancanza di una visione complessiva circa lo sviluppo del nostro territorio e non già come erroneamente interpretato da taluni, come il sig. Viteritti Angelo, come un impedimento di sognare alle frazioni del nostro vasto territorio che al contrario, possono e debbono farlo, ma certamente a nostro giudizio attraverso ben altre forme e strumenti, che non siano “riparatori” di irreparabili e grossolani errori consumatiessi si, a danno di una intera e importante comunità, quella di San Giacomo /Foresta e zone limitrofe.

A tal proposito e ritornando alla nostra bella e crediamo significativa favola, si è voluto sostituire GLI OCCHI, rappresentati dal nuovo e più efficiente polo scolastico già finanziato con 800 mila euro, con la CODA, di un centro ricreativo, alquanto discutibile e sicuramente inutile…

Da qui il nostro rammarico rispetto ad una prospettiva che manca completamente l’appuntamento con la storia dei tanti territori e delle sue future generazioni che avremmo voluto certamente diversa rispetto a quella che abbiamo davanti agli occhi, si proprio davanti agli occhi, perché non tutti sono talpa e perché questa non è una favola, ma la triste realtà.

Noi di Acri Sogna avremmo certamente voluto che si investisse in una più efficiente struttura scolastica in quella nostra bellissima zona, che purtroppo non è esente da spopolamento al pari di tutte le altre, ma cosa assai più importante è che siamo convinti che lo avrebbero voluto anche il 99% dei residenti in quella vasta area, se opportunamente interpellati, rappresentati e tutelati.

“ Nel paese della bugia, la verità è una malattia” G. R.

Cogito ergo sum!

Acri Sogna

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