Aggiornamento Coronavirus: Covid-19 cede strada ma non molla

Covid-19 Aggiornamento giovedì 7 Maggio

“Una bugia fa in tempo a compiere mezzo giro del mondo prima che la verità riesca a mettersi i pantaloni”

(Sir Winston Churchill)

Il Covid-19 cede strada ma non molla. E assesta tre colpi nella Calabria centromeridionale. Due casi positivi sono stati infatti rilevati dagli specialisti dell’Asp di Reggio a Gioiosa Ionica mentre un altro infettato è stato scoperto a Catanzaro. I numeri del contagio continuano ad essere bassissimi e non si registrano nuovi casi significativi nella parte settentrionale della regione quella più martoriata nelle ultime settimane. L’epidemia è in netta regressione anche se aspettiamo l’esito conclusivo dei tamponi eseguiti nelle stazioni ferroviarie e nelle aree di servizio. Tutti negativi i test compiuti (ben 416) a Lamezia Terme. Attendiamo ora notizie su quelli eseguiti a Paola, Tortora e Frascineto: sono circa un migliaio e vengono in gran parte “processati” a Napoli. Il peggio, comunque, sembra essere passato.

La mappa dei contagiati

Un morto a Catanzaro, un nuovo contagiato sempre a Catanzaro e due a Reggio. Sono gli ultimi aggiornamenti sull’emergenza in Calabria, diffusi ieri tramite l’ormai tradizionale bollettino regionale. Il numero complessivo di contagiati sale così a 1.122 (+3 rispetto alle ventiquattr’ore precedenti), il numero dei guariti a 389 (+8) e quello dei deceduti a 89. L’ultima vittima era ricoverata nella Terapia intensiva del “Pugliese”. Nel catanzarese i decessi sono stati finora complessivamente 35.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

Catanzaro 45 in reparto, 1 in rianimazione, 60 in isolamento domiciliare, 77 guariti, 33 deceduti;

Cosenza 18 in reparto, 283 in isolamento domiciliare, 129 guariti, 29 deceduti;

Reggio 17 in reparto, 2 in rianimazione, 127 in isolamento domiciliare, 97 guariti, 16 deceduti;

Crotone 7 in reparto, 33 in isolamento domiciliare, 67 guariti, 6 deceduti; Vibo 51 in isolamento domiciliare, 19 guariti, 5 deceduti.

L’ultimo report settimanale del dipartimento Tutela della Salute della Regione rivela che l’età media dei positivi in Calabria è 52,4 anni, quella dei deceduti dei deceduti 82,02. Alla data del 29 aprile scorso risulta una leggera prevalenza numerica delle donne. I soggetti in età pediatrica contagiati rappresentano il 6,7% del totale, per un’età media di 11,1 anni. Sono molti i professionisti sanitari che hanno contratto il virus.

Il disastro del turismo

Numeri da brivido. Una delle più grandi risorse della Calabria – il turismo – potrebbe essere risucchiata nel vortice di una catastrofe economica. Una “pandemia” finanziaria susseguente all’emergenza Covid-19 e capace di far sparire, in un sol colpo, 1229 imprese di settore. Alberghi, bar, ristoranti, stabilimenti balneari, strutture ricreative rischiano di crollare sotto l’incedere di una crisi senza fine. È il quadro impietosamente dallo studio compiuto dall’Istituto nazionale di statistica ed analisi “Demoskopika” presieduto dal calabrese Raffale Rio. Le imprese di settore potrebbero letteralmente sparire già nel prossimno trimestre, cagionando la perdita nella nostra regione di 3906 posti di lavoro. Una vera e propria debacle. Rio, tuttavia, suggerisce l’adozione di possibili soluzioni: quali? «Occorre prevedere» spiega «misure di sostegno economico per gli adeguamenti sanitari necessari alla ripartenza in sicurezza: penso alla suddivisione degli spazi comuni per assicurare il distanziamento sociale, all’ammodernamento tecnologico per self-check in, alla sanificazione dei locali, solo per fare alcuni esempi. Ma non basta. Occorre strutturare» continua Raffaele Rio che è stato direttore generale del Dipartimento regionale del turismo durante la presidenza di Giuseppe Scopelliti «provvedimenti mirati a sostenere la liquidità delle imprese del comparto anche mediante finanziamenti a “tasso zero” e a fondo perduto, buoni vacanza per le famiglie o detrazione della spesa dei soggiorni, smobilizzo immediato dei crediti delle imprese verso la pubblica ammionistrazione oltre a modalità di sgravio fiscale e contributivo. Ciò va realizzato» sottolinea il presidente di Demoskopika «in costante condivisione tra i vari livelli istituzionali per scongiurare che l’inevitabile competizione già in atto tra i sistemi turistici regionali possa generare livelli qualitativamente discriminanti».

L’assessore regionale al Turismo, Fausto Orsomarso, non nasconde le sue preoccupazioni ma lascia intendere che la giunta guidata da Jole Santelli ha già previsto una serie di mirati interventi. «Aiuteremo gli imprenditori in tutti i modi» afferma l’amministratore «sostenendoli anche nel pagamento del personale». Orsomarso non aggiunge di più attendendo la conferenza stampa prevista per oggi a Catanzaro in cui l’esecutivo regionale illustrerà tutta la strategia di sostegno studiata per il settore turistico.

Il presidente nazionale di Assobalneari, Fabrizio Licordari, valutato il quadro indica alcune cose che si dovrebbero fare subito. «La Regione deve sospendere la tassa di concessione sui beni demaniali marittimi. Eppoi occorre che la presidente Santelli insista e si batta con il governo nazionale perchè estenda tutte le concessioni fino al 2033». Ma c’è dell’altro. E Licordari quasi lo urla. «La presidente deve fare pressioni, con i colleghi delle altre regioni, affinché il governo s’impegni in sede europea per l’abolizione della cosidetta direttiva Bolchestein che prevede la messa in gara delle concessioni. Questa direttiva rischia di rimettere in discussione la sopravvivenza di campeggi, porti turistici, alberghi, stabilimenti balneari. Questa è la madre di tutte le battaglie». Il presidente di Assobalneari sollecita inoltre sostegni economici concreti per gli operatori turistici e una maggiore campagna di valorizzazione delle bellezze regionali.

Vincenzo Farina, presidente regionale della Confesercenti, impegnato nel settore turistico, dal canto suo sottolinea: «Gli imprenditori stanno aspettando da giorni dei provvedimenti che il governo nazionale dovrebbe emanare. Ci aspettiamo, a fronte di tutte le circolari diramate dai ministeri competenti, indicazioni precise, avulse da interpretazioni, che tranquillizzino sia gli operatori circa le misure da attuare, ma anche i cittadini che decideranno d’andare in vacanza. Noi rappresentanti di categoria abbiamo inviato al governo un progetto redatto con i nostri tecnici e i nostri consulenti. Bisogna far presto perché il settore rischia di non potersi rialzare»

Duemila euro alle imprese che ripartono…

Un confronto a 360 gradi tra organizzazioni sindacali e l’assessore regionale al Lavoro Fausto Orsomarso è stato utile per mettere a punto una serie di misure utili (si spera) alla ripartenza economica dopo il lungo lockdown. «Abbiamo avanzato – si legge in una nota diffusa dalla Cgil – proposta di integrazione al reddito dei pensionati al minimo e l’integrazione ai percettori del reddito di cittadinanza, così come avvenuto in altre regioni e ponendo in essere anche un’attenzione per i lavoratori autonomi con attività sospesa. In merito alla richiesta sull’andamento dell’attività per la erogazione della CIG in deroga, ci è stato comunicato che ad oggi le pratiche decretate sono 6.654, di cui 1.100 risultano liquidate dall’Inps. Le pratiche di Cig in deroga ad oggi presentate sono 16.178 (di cui 2.000 non ricevibili) e di queste 9.800 in fase di lavorazione e si ipotizza la conclusione dell’attività di decretazione autorizzativa entro 10 giorni». Orsomarso, dal canto suo, ha presentato il Bonus “Riapri Calabria” consistente in un contributo alle imprese per la ripartenza pari ad Euro 2.000,00= per ciascuna impresa per una misura che vale 40 milioni di euro con destinatari un numero di 20.000 aziende (microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi). Ci è stato infine comunicato l’avvio di una fase di confronto relativamente al ruolo dei Centri per l’impiego, per i quali abbiamo tenuto a lamentare carenze strutturali e di strumentazione».

Un pensiero felice a tutti. Buona giornata. Coraggio. E… grazie.
Arcangelo Badolati

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