Aboliamo i wet market

I wet market sono i mercati di animali vivi che vengono macellati sul posto e il nome deriva dal sangue che vi scorre. Tradotto letteralmente significa mercato bagnato. Sono particolarmente diffusi nelle zone orientali dell’Asia. E proprio in uno di questi mercati a Wuhan che molto probabilmente è avvenuto lo spillovercioè il passaggio da specie a specie che ha portato il virus SARS-CoV-2, che secondo gli scienziati, si è sviluppato all’inizio dai pipistrelli, si è trasferito ad altri animali come il pangolino, fino a diventare aggressivo e letale verso l’uomo come la pandemia in corso sta dimostrando. In questi mercati vengono ignorate le regole di igiene a tutela delle persone. Gli animali vengono macellati vivi senza tenere conto delle inutili sofferenze costretti a subire.(Figuriamoci se verso di essi vengono rispettate regole di igiene). Iwet market sono, da questo punto di vista, degli inneschi formidabili per le pandemie, con enormi quantità di animali ammassati, uccisi e maneggiati senza la minima precauzione: catturati direttamente nelle foreste, non sottoposti a controlli veterinari, trasportati per lunghe distanze e ammassati in gabbie per giorni prima di. essere macellati. «Sono stressati, immuno-depressi ed espellono qualsiasi agente patogeno presente in loro – ha spiegato nei giorni scorsi sul quotidiano britannico The Guardian il prof Andrew Cunningham della Zoological Society di Londra – .

Non ci sono frigo-camion e gli animali vengono condotti vivi ai banchi di vendita macellati al momento e consegnati al compratore che pensa di ricevere carne fresca. Il risultato sono fiumi di sangue e acqua che scorrono sui piazzali dove la gente spesso cammina a piedi nudi con carcasse di vario genere: volatili, procioni coccodrilli cani cervi accatastate dentro bidoni di latta esposte a mosche e altri insetti diffusori di varie infezioni.

Se il consumo di animali selvatici in alcuni paesi è una necessità,ad esempio nelle popolazioni africane in cui c’è carenza di cibo, nei paesi asiatici è un fattore culturale difficile da estirpare inoltre queste carni sono considerate prelibate. A New York City se ne contano ben 80. Molti di questi si trovano nelle vicinanze di scuole, abitazioni e parchi, il tutto in violazione di una legge statale che ne vietava l’apertura entro circa 457 metri dai luoghi residenziali.

L’associazione internazionale Animal Equality, che si batte per la protezione degli animali allevati a scopo alimentare, ha lanciato in questi giorni una campagna mondiale per chiedere alle Nazioni Unite di vietare fin da subito l’attività di questo genere di mercati.

La petizione ha già raccolto metà delle 100 mila firme che si propone di mettere insieme per sensibilizzare le Nazioni Unite. Anche il mondo scientifico è concorde e diversi studiosi e ricercatori hanno già fatto appelli in tal senso. «Se prendi gli animali selvatici e li metti in un mercato con animali domestici o altri animali, dove c’è la possibilità per il virus di fare un salto di specie, stai creando una super autostrada per il passaggio dall’animale selvatico all’uomo – ha detto il dr Ian Lipkin, esperto di malattie infettive interpellato dall’emittente americana Cbs:“Non possiamo più farlo. Non possiamo più tollerarlo”. I WET MARKET devono essere chiusi per sempre». William Schaffnerprofessore di medicina preventiva e malattie infettive presso la Vanderbilt University di Nashville a questo proposito dice: “Non pensiamo che il cibo sia una modalità di trasmissione di questo virus. Ci sono due modi in cui si può trasmettere: l’animale viene macellato e si creano aerosol nel corso della macellazione e si respirano, oppure si contaminano le mani e il contagio avviene toccando le mucose della bocca e del naso”. 

Linda Rosenthal, membro dell’Assemblea dello Stato di New York,che sta esaminando la nuova legislazione statale in risposta all’attuale pandemia dice: “Non penso che sia il posto giusto avere questi macelli in una città densamente popolata come New York. E’ troppo pericoloso specie dopo la pandemia da Covid19”.

A questo proposito consiglio di vedere il filmato da Slaughter Free NYC con immagini forti sulle condizioni igieniche in questi mercati.

Voglio solo aggiungere alcune considerazioni personali. 

Perché l’OMS non vigila e prende provvedimenti contro queste bombe atomiche generatrici di pandemie?

Perché si limita solo a fare le cronache di una pandemia annunciata?

Perché non coordina tutte le ingenti intelligenze mediche mondiali per trovare un vaccino?

Perché l’Onu non vigila e prende posizione?

A che servono questi carrozzoni che paghiamo fior di milioni?

Premetto che il presidente Trump non gode delle mie simpatie ma mi ha rallegrato il taglio di fondi economici che ha fatto all’OMS.

Katia Amodio

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