Aggiornamento Covid-19: in Calabria 2080 contagiati, 80 morti, 178 guariti

Covid-19 Aggiornamento sabato 25 aprile

“Una bugia fa in tempo a compiere mezzo giro del mondo prima che la verità riesca a mettersi i pantaloni”

(Sir Winston Churchill)

I calabresi contagiati dal coronavirus sono fino a stamane 1080. 80 i morti, 178 i guariti

I nuovi tamponi

Il Covid-19 resiste ostinatamente nell’Alta Calabria dove ieri sono stati registrati 11 nuovi casi. Due le persone decedute in appane 24 ore: si tratta di anziane, di 91 e 89 anni che erano state degenti di “Villa Torano”. Nessun contagio è stato invece registrato ieri nelle province di Reggio, Catanzaro e Crotone. Solo un positivo segnalato a Vibo Valentia. L’emergenza nella regione può considerarsi finita. Resta solo il Cosentino l’unico punto di crisi.

Ed è qui che si registra il maggior numero di casi positivi in Calabria. Questo quanto raccontano i numeri: 36 pazienti in reparto, 3 in rianimazione e 334 persone in isolamento domiciliare. Dati in crescita.

Nel Reggino la situazione è la seguente: 27 pazienti in reparto (1 in meno rispetto a ieri), 2 in rianimazione e 154 persone in isolamento domiciliare. Ben 129 contagiati sono a Reggio; 31 a Melito Porto Salvo, 6 a Sinopoli, 6 a Rosarno, 4 a Bova, 8 a Montebello, 3 a Taurianova, 2 a Cittanova, 3 a Siderno, 2 a Locri, 2 a Rizziconi, 2 a Bovalino e 1 a Palmi . Dati in decrescita. Nessun nuovo contagiato.

Nel Catanzarese la situazione è descritta dai dati resi pubblici dagli ospedali uguali a quelli di ieri: 49 pazienti in reparto (1 in meno rispetto a ieri), 2 in rianimazione e 84 persone in isolamento domiciliare (2 in meno rispetto a ieri). Il centro più colpito è Chiaravalle. 25 i decessi tra gli ex pazienti della struttura sanitaria privata “Domus Aurea”. Le ultime due morti sono state registrate ieri: si tratta di pazienti di 90 e 92 anni che eranio ricoverati al Mater Domini e al Pugliese.

Nel Vibonese il quadro offerto dai dati appare quello meno compromesso dall’epidemia con 2 (1 in meno rispetto a ieri) pazienti in reparto e 54 persone in isolamento domiciliare. I luoghi più colpiti sono i comuni ormai ex “zona rossa” di Serra San Bruno con 10 casi e di Fabrizia con 12. Dati in decrescita. Nessun nuovo contagiato

Nel Crotonese il quadro numerico rivela 13 pazienti in reparto e 67 persone in isolamento domiciliare (1 in meno rispetto a ieri). I centri più colpiti Cirò Marina con 9 casi, Cutro, che è ormai ex “zona rossa” con 8 e Isola Capo Rizzuto con 6. Dati in decrescita, nessun nuovo contagiato.

Due decessi in 24 ore e 130 contagiati: Alta Calabria ancora sotto assedio

Due morti in ventiquattrore, 440 contagiati e dei focolai che non vogliono spegnersi. L’alta Calabria rimane l’ultimo obiettivo dell’offensiva del Covid-19 ormai in fuga dal resto della regione. I decessi riguardano due degenti di “Villa Torano” di 89 e 91 anni, rispettivamente di Torano e San Fili, morte anche a causa del coronavirus sebbene affette da altre comorbilità. Nella Valle del Crati, ultima roccaforte del virus malvagio che spaventa il Pianeta, i contagiati sono saliti complessivamente a 130. Il numero fa impressione e potrebbe ulteriormente crescere anche se, tranne quattro casi, tutti gli altri positivi appaiono asintomatici. Occorre comprendere se ciò sia effetto di un sostanziale indebolimento della carica virale del Covid, oppure se gli eventuali segnali patologici debbano ancora manifestarsi. A San Lucido non si registrano nuovi casi anche se la situazione complessiva non tranquillizza il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp diretto da Mario Marino perché il numero dei contagiati, 42, resta alto. Torano e San Lucido restano infatti “zona rossa”, così come Oriolo dove ancora il livello del contagio (26) desta preoccupazioni, al contrario degli altri centri del Cosentino da oggi “riaperti” dal presidente Jole Santelli.

A Rogliano, dopo la paura delle scorse settimane, il quadro di prospettiva è favorevolmente cambiato come testimonia, d’altronde, il ritorno a casa del sindaco, Giovanni Altomare, dopo la lunga degenza ospedaliera nel reparto di Malattie infettive di Cosenza. Prima di lui erano tornati nelle rispettive abitazioni altri esponenti dell’amministrazione locali colpiti dal coronavirus. Calo di contagi e guarigioni caratterizzano pure la situazione di Bocchigliero, dove quanto accaduto in una casa di riposo aveva fatto temere il peggio. L’epidemia è stata invece contenuta ed oggi anche il piccolo centro della Sila Greca esce dalla condizione di comune “blindato”.

Salgono, però, i positivi in altri centri della provincia come, per esempio, a Villapiana dove si registrano altri due contagiati riconducibili al focolaio di Oriolo.

Prorogate da Santelli solo quattro “zone rosse”; “liberi” Montebello, Cutro, Rogliano, Bocchigliero, Serra San Bruno, Fabrizia, Chiaravalle.

La presidente della Regione ha firmato un’ordinanza con la quale, per il contenimento del rischio di diffusione da coronavirus, dispone la proroga delle zone rosse istituite nei comuni di Oriolo, Torano e San Lucido (Cosenza) e Melito Porto Salvo (Reggio Calabria) a tutto il 3 maggio 2020. Nella stessa ordinanza, la Santelli, dispone invece che cessino a far data dal 27 aprile le zone rosse istituite nelle scorse settimane a Montebello Jonico (Reggio Calabria), Cutro (Crotone), Rogliano, Bocchigliero (Cosenza), Serra San Bruno e Fabrizia (Vibo Valentia), Chiaravalle Centrale. L’ordinanza prevede infine che restano efficaci tutte le altre disposizioni nazionali e regionali vigenti anche nei Comuni in cui viene a cessare la zona rossa. Se dovesse risultare necessario, la presidente Santelli si riserva di aggiornare la sua ordinanza.

Paziente estubato dopo settimane di Rianimazione

Un altro paziente è stato estubato nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, nonostante un quadro di comorbilità importante, con diabete, ipotiroidismo, ipertensione e obesità che non facevano presagire niente di buono. Giunto il 5 aprile in ospedale, sintomatico e Covid positivo, è stato dapprima ricoverato in pneumologia, ma il peggioramento progressivo delle sue condizioni hanno indotto i sanitari a disporne l’immediato trasferimento in Terapia Intensiva per poter essere sottoposto a trattamento di ventilazione invasiva, tramite intubazione. «Il paziente è stato trattato sia con Tocilizumab sia con Jakavi, – spiega il primario di Terapia Intensiva, Pino Pasqua – ma i primi giorni sono stati caratterizzati da una condizione sostanzialmente stazionaria. Poi i primi timidi segnali di risposta: le condizioni andavano lentamente ma progressivamente migliorando, fino al giorno in cui, il 22, abbiamo deciso di estubarlo e posto in respiro spontaneo con l’ausilio di alti flussi». Il paziente attualmente è in buone condizioni, emodinamicamente stabile. Nella giornata di ieri sono stati dimessi, dai reparti di Malattie Infettive, Pneumologia e Santa Barbara di Rogliano, tre pazienti guariti dal Covid-

Turismo in ginocchio: la rabbia del sindaco di Tropea

«Tropea è la realtà che risentirà di più dell’emergenza coronavirus in tutta la Calabria e in tutta Italia. Turismo e coronavirus fanno a pugni perchè Tropea in estate è assembramento, come si può gestire il turismo con un divieto di assembramento?». Giovanni Macrì, sindaco della cittadina balneare capitale del turismo calabrese, si dice «fortemente preoccupato» per l’apertura della stagione turistica. «Con l’associazione albergatori – dice il sindaco della «Rimini del Sud» – stiamo cercando di puntare sulla destagionalizzazione per allungare la stagione turistica, che per quest’anno ci potrebbe permettere di tirare un pò il fiato per poi ripartire alla grande il prossimo anno». In tutto il Vibonese le mete per chi ama il mare richiamano ogni anno migliaia di persone. In un comprensorio a forte vocazione turistica si pensa alla ripartenza. Anche Roberto Incoronato, imprenditore turistico di Ricadi, comune che ricomprende la località di Capo Vaticano in cui amava trascorrere lunghi periodi lo scrittore Giuseppe Berto, è scettico sull’avvio della stagione turistica. «Stiamo vivendo – spiega – un periodo che non avremmo mai pensato di vivere. La chiusura forzata per attenuare i contagi da Covid 19 ha stravolto le nostre vite e andiamo dinanzi al crollo del fatturato per tutte le attività turistiche ricettive e balneari della Calabria, con una forte ripercussione dove si vive soprattutto di turismo come a Capo Vaticano e Tropea. Prima di domandarsi quando aprire le attività ricettive è doveroso chiedersi chi andrà in vacanza nell’estate 2020. Gli stranieri? Gli italiani? Sì, ma quali?».

La mappa dei contagi

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

Catanzaro: 49 in reparto; 2 in rianimazione; 84 in isolamento domiciliare; 45 guariti; 29 deceduti.

Cosenza: 36 in reparto; 3 in rianimazione; 333 persone in isolamento domiciliare; 46 guariti; 25 deceduti.

Reggio Calabria: 27 in reparto; 2 in rianimazione; 154 persone in isolamento domiciliare; 50 guariti; 15 deceduti.

Crotone: 13 in reparto; 67 persone in isolamento domiciliare; 26 guariti; 6 deceduti.

Vibo Valentia: 2 in reparto; 54 persone in isolamento domiciliare; 11 guariti; 5 deceduti.

Le persone giunte in Calabria che ad oggi si sono registrate al sito della Regione sono 16.175

L’isolamento volontario

Le persone in quarantena sono 6.660 così distribuite :

Cosenza: 1.414 –

Crotone: 1.604 –

Catanzaro: 1.785 –

Vibo Valentia: 344 –

Reggio Calabria: 1.513

Un pensiero felice a tutti. Buona giornata. Coraggio.

Arcangelo Badolati

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