25 aprile, giornata da onorare e celebrare comunque. Dateci una mano a farlo
Tra le tante iniziative del periodo “sacrificate” sull’altare dell’emergenza pandemica, figura anche il 25 aprile.
E’ una data che, al di là delle celebrazioni di massa, che ovviamente dovranno essere soppresse, non può passare senza una riflessione o iniziative che alimentino ulteriormente la memoria nazionale.
C’è ancora chi ne fa uno strumento di divisione politica, ma la storia ha già fatto giustizia di questi tentativi di rimozione collettiva: la Liberazione è impressa a fuoco nel nostro Dna e nessuna formula del tipo “memoria condivisa” o “pacificazione nazionale” può scalfirne il senso più profondo.
Poi quando ascolti un politico di lungo corso, e dalle origini politiche ben definite, come Ignazio La Russa, che pure è stato Ministro della Repubblica, che impunemente si permette di affermare “sia ricordo delle vittime di tutte le guerre, anche del virus”, ti rendi conto che celebrare il 25 aprile è ancora più necessario.
Per la cronaca: on. La Russa: il 25 aprile si celebra la Liberazione, non i caduti delle guerre.
Noi di Acrinews.it, per la giornata di sabato, abbiamo deciso di accogliere sul sito gli scritti e le foto nella nostra pagina Facebook che ognuno di voi vorrà inviarci sul senso di questa giornata. Saranno tutti pubblicati. E non ci interessa l’uso che potrebbe farne la politica. Qui c’entrano la storia e l’amore per le nostre radici, che vanno ben oltre le beghe tra questo e quel partito.
Chi vuole darci una mano in questa operazione di rivitalizzazione della memoria storica della nostra nazione, può inviare il materiale a info@acrinews.it.
Piero Cirino