Aggiornamento Covid-19: in Calabria 1050 contagiati, 76 morti, 135 guariti

Covid-19 Aggiornamento martedì 21 aprile

“Una bugia fa in tempo a compiere mezzo giro del mondo prima che la verità riesca a mettersi i pantaloni”

(Sir Winston Churchill)

I calabresi contagiati dal coronavirus sono fino a stamane 1050. 76 i morti, 135 i guariti

I nuovi tamponi

L’unico grande focolaio rimasto in Calabria è collocato nell’area settentrionale. Nel Cosentino i casi sono ben 410 e appaiono purtroppo destinati a salire. Nelle altre province l’epidemia è invece in assoluto calo come confermano i rilevamenti delle ultime ore. Analizziamoli partendo da Reggio Calabria.

Nel Reggino la situazione è la seguente: 33 pazienti in reparto, 2 in rianimazione, 157 in isolamento domiciliare. Ben 134 contagiati sono a Reggio; 31 a Melito Porto Salvo, 6 a Sinopoli, 6 a Rosarno, 4 a Bova, 11 a Montebello, 3 a Taurianova, 2 a Cittanova, 3 a Siderno, 2 a Locri, 2 a Rizziconi, 2 a Bovalino e 1 a Palmi . Due i nuovi casi di ieri entrambi a Reggio Calabria.

Nel Cosentino si registra il maggior numero di casi positivi in Calabria: ben 410. Questo quanto raccontano i numeri: 41 pazienti in reparto, 2 in rianimazione e 314 persone in isolamento domiciliare (75 sintomatici e 239 asintomatici).

Nel Catanzarese la situazione è descritta dai dati resi pubblici dagli ospedali: 55 pazienti in reparto, in rianimazione e 85 persone in isolamento domiciliare,. Il centro più colpito è Chiaravalle mentre a Lamezia i contagiati sembrano ormai tutti destinati alla guarigione. Ieri è morta un’altra ex degente della casa di riposo “Domus Aurea”: i decessi tra gli ex pazienti della struttura sanitaria privata salgono a 23

Nel Vibonese il quadro offerto dai dati appare quello meno compromesso dall’epidemia con 3 pazienti in reparto e 53 persone in isolamento domiciliare. I luoghi più colpiti sono i comuni “zona rossa” di Serra San Bruno con 14 casi e di Fabrizia con 17. L’ultimo caso è stato registrato ieri a Pizzo: si tratta di un marittimo.

Nel Crotonese il quadro numerico rivela 13 pazienti in reparto e 75 persone in isolamento domiciliare. I centri più colpiti Cirò Marina con 13 casi, Cutro, che è “zona rossa” con 11 e Isola Capo Rizzuto con 8.

Il focolaio quasi…spento

Il “focolaio” quasi spento. A Bocchigliero, dopo giorni di angoscia si respira un’aria diversa: sei degli anziani ricoverati nella casa di riposo dove è stata individuata la presenza massiva del Covid-19 sono infatti guariti e, con loro, tre dei cinque dipendenti della struttura privata risultati nelle scorse settimane positivi. Il contagio, dunque, è stato arginato e il virus non ha potuto cagionare una epidemia nel piccolo centro della Sila Greca. Il Cosentino rimane tuttavia l’area più colpita dall’infezione con 410 contagiati e 25 morti.

Allarme nella Valle del Crati

La situazione si è aggravata dopo i contagi scoperti a “Villa Torano” con 42 degenti e 36 operatori risultati affetti dal Covid seppur in forma asintomatica. L’infezione si è allargata ad Acri (4), Bisignano (4), Fagnano (3), Montalto (8) e Luzzi (4), Rota Greca (3), Rose (1) dove risiedono alcuni infermieri di “Villa Torano”. Due nuovi casi si registrano pure a San Martino di Finita, dove vivono una degente dimessa dalla casa di cura e una dipendente. I prossimi giorni saranno determinanti per comprendere quanto la diffusione del Covid-19 possa essersi allargata. Più stabili i dati nelle altre zone della provincia e, in particolare, nelle cittadine dichiarate “zona rossa” come Rogliano, Oriolo e San Lucido.

Infettato il comandante del Vigili del fuoco di Cosenza. Nuovi positivi a Rogliano, Marzi e Casali

Nella zona del Savuto ieri si sono registrati solo altri due positivi, a Rogliano e Marzi: si tratta di donne. Un nuovo caso anche nella Presila, a Casali del Manco. Pure nell’area urbana di Cosenza e Rende la situazione sembra sotto controllo: ci sono state quattro vittime ma il numero degli infettati non ha mai raggiunto cifre preoccupanti. Tra i positivi al coronavirus, dopo il caposquadra Bonaventura Ferri, morto in Rianimazione a Catanzaro, figura pure il comandante provinciale del Corpo, Massimo Cundari, costretto all’isolamento domiciliare e, per fortuna, in via di ripresa. Le notizie vengono tenute riservate e non sappiamo se tra i pompieri vi siano comunque altri contagiati.

Appello per i detenuti

Intanto l’epidemia investe un mondo quasi dimenticato: quello del carcere. I responsabili calabresi dell’Osservatorio Carcere della Unione Camere Penali Italiane, gli avvocati Renato Vigna e Valentina Spizzirri, chiedono al provveditore regionale e al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria notizie sulle condizioni dei detenuti. I penalisti vogliono sapere quanti tamponi siano stati effettuati, quanti detenuti abbiano ottenuto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico; quanti, ancora, soffrono di patologie polmonari e quanti dispositivi di protezione individuale siano stati distribuiiti ai detenuti, agli agenti e al personale amministrativo degli istituti. E, ancora, i legali chiedono quale sia lo stato del sovraffollamento nei pentenziari regionali. «Non può prevalere» affermano gli avvocati Vigna e Spizzirri «la mentalità del “marcire in carcere e non aprire mai quelle porte”: ciò ci espone all’incontenibile rischio di una drammatica diffusione del Covid-19».

La possibile riapertura in Calabria

La Lega Calabria e il Coordinamento degli Enti Locali, dopo essersi confrontata con le associazioni di categoria ha presentato, tramite il vicepresidente della Giunta, Nino Spirlì, una proposta di ordinanza alla Presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, «affinchè si proceda ad una Fase 2 per il commercio e l’artigianato, oltre che per i lavori di edilizia pubblica. La ripartenza limitata, nella nostra proposta, è strutturata – spiega una nota – in due fasi: una fase di riapertura limitata per il 27 aprile prossimo, e una successiva fase, più allargata, per il 4 maggio». La proposta prevede dal 27 aprile una «Fase 2 soft» con la riapertura di pizzerie, ristoranti, pasticcerie e gelaterie artigianali, limitatamente alla vendita tramite asporto (e non solo con consegna a domicilio); concedere il permesso di potersi recare presso i propri laboratori agli artigiani, al fine di permettere loro di riattivare commesse rimaste in sospeso; concedere il permesso per effettuare lavori di edilizia pubblica nei Comuni».

La mappa dei contagiati

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

Catanzaro: 55 in reparto; 2 in rianimazione; 85 in isolamento domiciliare, 38 guariti, 26 deceduti;

Cosenza: 36 in reparto, 3 in rianimazione, 311 in isolamento domiciliare, 33 guariti, 23 deceduti;

Reggio Calabria: 33 in reparto, 2 in rianimazione, 157 in isolamento domiciliare, 36 guariti, 15 deceduti;

Vibo Valentia: 3 in reparto, 53 in isolamento domiciliare, 10 guariti, 5 deceduti;

Crotone: 13 in reparto, 75 in isolamento domiciliare, 18 guariti, 6 deceduti.

L’isolamento volontario

Le persone in quarantena volontaria sono 7.388, così distribuite:

a Cosenza 1.766;

a Crotone 1.522;

a Catanzaro 1.732;

a Vibo Valentia 454;

a Reggio Calabria 1.914.

Le persone giunte in Calabria che ad oggi si sono registrate al sito della Regione sono 15.589.

Un pensiero felice a tutti. Buona giornata. Coraggio.

Arcangelo Badolati

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