Aggiornamento Covid-19: in Calabria 884 contagiati, 61 morti

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Covid-19 Aggiornamento venerdì 10 Aprile

“Tentare di limitare l’azione di un giornalista non solo è inutile ma è pure sciocco!”

(Luigi Barzini)

I calabresi contagiati dal coronavirus sono fino a stamane 884. 61 morti

I nuovi tamponi

La situazione epidemica nell’area del capoluogo di regione fa registrare 7 nuovi casi e un deceduto. Il morto è uno degli anziani che risiedevano nella casa di riposo di Chiaravalle. Queste comunque le cifre complete: Catanzaro 55 pazienti in reparto, 7 in rianimazione e 82 persone in isolamento domiciliare.

Nel Cosentino crescono i contagiati a San Lucido, comune diventato “zona rossa”: siamo a quota 52. Sette, invece, i contagiati a Paola. Salgono a cinque le persone positive tra Marano Principato e Marano Marchesato. Cinquanta i pazienti in reparto, 191 le persone in isolamento domiciliare.

Nel Reggino risultano 37 pazienti in reparto, 4 in rianimazione e 181 persone poste in isolamento domiciliare. Cinque i pazienti che nelle ultime ore hanno lasciato il reparto di Rianimazione del Grande Ospedale Metropolitano. E’ guarito pure il primo contagiato dal Covid-19 a Rizziconi.

Nel Vibonese sono state notificate ieri le multe di 400 euro alle persone che domenica delle Palme hanno assistito nella Chiesa madre di Filadelfia alla Santa Messa celebrata da don Giovanni Primerano ricevendo la comunione dal sacerdote. I dati sulla positività sono i seguenti: 8 i pazienti in reparto e 48 le persone in isolamento domiciliare

Nel Crotonese a partire da oggi ci saranno meno tamponi. La ragione? il Laboratorio di Microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro ridurrà drasticamente gli esami dei tamponi per diagnosticare i casi di positività al coronavirus. Il motivo? «La fornitura dei sistemi di estrazione dell’acido nucleico virale e dei test per Sars-Cov-19 – si legge nella nota che il direttore sanitario dell’Ao, Nicola Pelle, sta subendo un notevole rallentamento, dovuto, soprattutto all’aumentata richiesta mondiale». I dati riferiti a stamane sui positivi sono questi: 18 pazienti in reparto e 80 persone in isolamento domiciliare.

Il bimbo di 7 anni infettato dal virus

La cronaca quotidiana dei contagi rivela un caso particolarmente significativo: la positività a Carpanzano – centro del Cosentino in cui è già infetto il sindaco – di un bambino di 7 anni. Le sue condizioni non sono gravi ma risulta positivo. I genitori invece sono negativi al test. A pochi chilometri di distanza, a Marzi, sono tre i ragazzini sotto i 16 anni ad aver contratto il Covid-19. Sono in isolamento domiciliare, il padre è in quarantena e la madre con la nonna risultano ricoverate in ospedale. A Santo Stefano di Rogliano è invece in via di completa guarigione la bimba di 24 mesi che era risultata positiva al virus. L’area dei comuni del Savuto appare tra le più colpite nella regione dal Covid-19.

La moglie del “paziente 1” è ancora positiva

È risultata ancora una volta positiva la moglie del “Paziente 1”, il pensionato di Cetraro primo positivo della nostra regione, come è noto deceduto qualche giorno fa a Cosenza dove era ricoverato. Gli ultimi due tamponi a cui la donna è stata sottoposta a distanza di 48 ore l’uno dall’altro, sabato scorso e lunedì, hanno infatti dato il primo esito negativo e il secondo positivo. Un risultato, quest’ultimo, inatteso dai medici che la stanno seguendo, che si aspettavano invece una conferma del precedente, visto che la signora continua a essere asintomatica. Dovrà pertanto restare ancora in quarantena nei termini previsti anche per questo secondo periodo e sarà sottoposta a ulteriori test la prossima settimana. In questi giorni sarà inoltre nuovamente sottoposta a Tac per verificare l’eventuale presenza di focolai di polmonite.

La storia comica delle mascherine…

Il paradosso. La Calabria immersa nell’emergenza da Covid-19 scopre d’incanto che ai suoi cittadini più esposti, i medici e gli infermieri impegnati sulla linea del fronte, qualcuno fornisce dispositivi di protezione individuale adatti forse ai giardinieri impegnati a tagliare l’erba. Già, perchè ai presidi ospedalieri di Paola e Corigliano Rossano per il tramite della Protezione Civile sono state recapitate mascherine sulla cui confezione si legge testualmente: “Il prodotto non è adatto ad uso professionale chirurgico e ospedaliero”. Possibile? «La vita è l’arte dell’impossibile e del paradossale» diceva l’insuperabile Ennio Flaiano. Così è accaduto che al personale medico ospedaliero qualcuno – un genio solitario oppure è un lavoro di gruppo? – abbia mandato, come se nulla fosse, dispositivi inutilizzabili. Esatto: inidonei come specifica in bella evidenza l’azienda che li produce. Domanda: nessuno s’è accorto di nulla? Tutti irrimediabilmente ciechi come Omero sia a Roma che a Catanzaro? Chissà…

Roberto Pititto è il nefrologo dell’ospedale di Cetraro che, la settimana scorsa, si è dovuto mettere in quarantena per aver eseguito dei tamponi su pazienti risultati positivi. La ragione? Ha utilizzato strumenti di protezione che nei giorni successivi la stessa Protezione civile, per il tramite del responsabile nazionale, Giuseppe Borrelli, ha comunicato essere imperfetti. Ovvero? Non in grado di tutelare adeguamente l’operatore sanitario. «Ho dovuto prima sottopormi a quarantena e, poi, fare un tampone giorni dopo» racconta Pititto «per accertare di non aver contratto il virus». Il medico è tornato in servizio rioccupandosi dell’esecuzione di tamponi e, naturalmente, anche dei suoi abituali pazienti dializzati. Essendo, però, segretario regionale del Sindacato medici italiani, sulla questione delle mascherine non se l’è sentita di rimanere zitto. L’abbiamo interpellato e ci ha detto: «Mi sembra che questa vicenda rasenti il tragicomico e dimostri davvero una sorta di arrogante impreparazione che lascia senza parole. Anzi, mi sembra una presa in giro verso i medici. La farmacia del presidio di Paola ha peraltro rifiutato le mascherine e le ha rispedite al mittente e stessa cosa è avvenuta a Corigliano Rossano. Cosa volete che vi dica? Le mascherine il mio Sindacato le ha comprate di sua iniziativa. E così sono stati costretti a fare anche molti medici di base, forse ancora più esposti dei colleghi che operano in ambito ospedaliero».

I soldi per le famiglie in difficoltà

Lo afferma, in un comunicato, Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

Speriamo che tutti questi soldi finiscano nelle tasche di chi ha bisogno davvero.

La mappa dei contagiati

Territorialmente i casi positivi sono così distribuiti: Catanzaro 55 in reparto, 7 in rianimazione, 82 in isolamento domiciliare, 16 guariti, 24 deceduti;

Cosenza 50 in reparto, 4 in rianimazione, 191 in isolamento domiciliare, 10 guariti, 17 deceduti;

Reggio Calabria 37 in reparto, 4 in rianimazione, 181 in isolamento domiciliare, 17 guariti, 11 deceduti;

Vibo Valentia 8 in reparto, 48 in isolamento domiciliare, 1 guarito, 4 deceduti;

Crotone 18 in reparto, 80 in isolamento domiciliare, 4 guariti, 5 deceduti.

L’isolamento volontario

I soggetti in quarantena volontaria sono 8.119, così distribuiti: Cosenza 2.488;

Crotone 1.365;

Catanzaro 1.552;

Vibo Valentia 488;

Reggio Calabria 2.226.

Le persone giunte in Calabria che ad oggi si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 13.921.

Un pensiero felice a tutti. Buona giornata. Coraggio.

Arcangelo Badolati

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