Aggiornamento Covid 19: in Calabria 820 contagiati, 58 morti

Aggiornamento Covid-19 martedì 7 aprile

I calabresi contagiati dal coronavirus sono fino a stamane 820. 58 morti

I nuovi tamponi

Il lavoro dei virologi svolto fino a stamane rivela numeri nella media. A Catanzaro risultano ricoverate in ospedale 56 persone mentre 74 sono state poste in isolamento domiciliare. Sono 137 complessivamente i contagiati e 21 i morti. Il focolaio più imponente è da considerarsi Chiaravalle con 17 decessi tutti legati alla casa di riposo “Domus Aurea”. Le ultime due vittime ieri pomeriggio: sono due donne di 94 e 80 anni.

Nel Cosentino, invece, il numero delle persone contagiate è salito a 257. Le città con il maggior numero di persone “positive” sono San Lucido con 45, Corigliano Rossano con 35, Rogliano con 33 e Oriolo con 25. Nuovi casi ad Amantea e Marano Marchesato, Diciassette complessivamente i morti. Non è invece risultato positivo il medico di Cetraro, Roberto Pititto, costretto alla quarantena per via d’una difettosa dotazione di strumenti di protezione individuale, che riprende da oggi il suo lavoro in ospedale.

Nel Reggino si contano 215 contagiati con ben 177 persone in isolamento domiciliare. I centri più colpiti sono Montebello Jonico e l’area di Gallico nel capoluogo; 4 i contagiati a Rosarno, 2 a Villa San Giovanni, 3 a Rizziconi, 2 a Cittanova, 3 a Taurianova, 2 a Bovalino e Cinquefrondi, 1 a Marina di Gioiosa, ,2 a Oppido, 1 a Gioia Tauro, 6 a Sinopoli. Fino ad oggi 11 morti.

Nel Vibonese rimangono preoccupanti le situazioni nei due comuni “zona rossa” di Serra San Bruno e Fabrizia. 47 le persone in isolamento domiciliare e 8 i ricoverati. 4 i morti fino ad oggi.

Nel Crotonese 19 i pazienti finiti in iospedale e 78 i positivi in isolamento domiciliare. 5 i morti fino ad oggi. L’area di maggior crisi rimane Cutro.

Il dramma di Oriolo

Un comune nella morsa del Covid-19: con 15 casi nelle ultime 48 ore. Cosi proprio non va. La curva del contagio continua a crescere e ancora si attende l’esito di diversi tamponi. In un paese che continua a soffrire, che sta vivendo la sua settimana Santa barricato in casa, in attesa di notizie. Che purtroppo sono per niente rassicuranti. Il paese è chiuso, blindato, non si entra né si esce. È zona rossa regionale. Le strade sono vuote, pochi negozi aperti, garantiti solo i servizi essenziali. «Da giorni non arriva nemmeno il pane. Siamo preoccupati, rischiamo la fame» racconta un cittadino. Ed iniziano a scarseggiare anche le altre risorse alimentari. «Stiamo avendo problemi a fare la spesa, specie per chi ha dei bambini a casa». Problemi anche per rifornire di carburante i mezzi comunali utilizzati per la raccolta differenziata, perché l’unica pompa di benzina presente in paese è chiusa. Un dramma. Speriamo che passi…

Il “giallo” del paziente ritornato positivo

Un “giallo” dal finale scontato. Ieri ho rivelato che il “paziente 1”, cioè il pensionato calabrese proveniente dal Lodigiano tornato a Cetraro e divenuto il primo contagiato della regione, è risultato di nuovo positivo al virus prima di morire. L’uomo, è deceduto nel reparto di Rianimazione dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza domenica scorsa. Cinque giorni prima era stato dichiarato guarito dal Covid-19 a seguito di due diversi tamponi-test eseguiti dai medici del reparto di Malattie Infettive dello stesso nosocomio. Il pensionato, essendo dialitico e trapiantato di cuore, aveva mostrato altre complicanze e, per questo, era stato trasferito nella divisione di Cardiologia. Preso in cura dai sanitari, il settantenne ha tuttavia mostrato oltre a problemi cardiaci anche difficoltà respiratorie ed è stato pertanto necessario “intubarlo”. Prima che venisse aiutato a respirare artificialmente, è stato tuttavia sottoposto a un nuovo tampone che ha dato incredibilmente esito positivo. I virologi ne hanno dato comunicazione ai colleghi con un’apposita comunicazione.
Il paziente, che fino a quel momento era stato trattato come se fosse ormai estraneo all’infezione, è risultato per fortuna con una carica virale di bassa intensità. Ciò tende adesso a rendere meno probabile la possibilità di contagio tra il personale medico e infermieristico e gli altri pazienti entrati per forza di cose in contatto con lui. L’Azienda Ospedaliera ha comunque disposto che il personale in servizio nella Unità intensiva di cardiologia venga sottoposto a «costante monitoraggio». Medici e infermieri, comunque, sarebbero stati già risultati negativi al contagio come dimostrerebbero degli appositi test effettuati. Così almeno sostiene l’Azienda. La cosa strana di tutta questa vicenda è però rappresentata dal singolare tentativo da parte delle autorità sanitarie ospedaliere di negare la “positività” del “paziente 1” attraverso un comunicato che è stato successivamente rettificato. Io per conto del mio giornale – la Gazzetta del Sud – avevo infatti sentito medici e infermieri e recuperato anche documenti che attestavano il risultato dell’esame svolto dai virologi. Il caso, peraltro, aveva giustamente allarmato gli operatori sanitari che ben conoscono per professione i deleteri effetti del Covid-19. Nel pomeriggio di ieri l’Azienda Ospedaliera ha dovuto confermare la “positività” del settantenne deceduto facendo poi riferimento a un esame successivo sui «liquidi di lavaggio broncoalveolare» che avrebbe dato «risultato indeterminato». La sostanza rimane la stessa: il pensionato di Cetraro era positivo come avevo scritto. La verità prima di tutto…

Il racconto del guarito

Filippo Discianni, 47 anni, assicuratore, è guarito dal coronavirus. Vive a Roggiano Gravina. Ma come è cominciato tutto? «Tra il 2 e 3 marzo con febbre prima a 37,5 poi man mano a 39 e quindi vicina ai 40 gradi».

Il primo ricovero però è avvenuto solo il tredicesimo giorno, a Castrovillari, perché questo ritardo? «È stato complicato far arrivare il 118, tant’è che ci siamo rivolti anche ai carabinieri».

Dalla città del Pollino poi il trasferimento all’“Annunziata” di Cosenza. «Sì, già la sera del 15 marzo ero nel capoluogo cosentino, il mio è stato un caso molto grave, sono vivo anche perché il mio fisico – definito da atleta – mi ha aiutato a superare le difficoltà».

Al nosocomio bruzio la svolta. «Vero, i primi giorni respiravo davvero a fatica, mi mancava l’aria vista la diagnosi impietosa: polmonite bilaterale da Covid-19». E allora? . Oggi Discianni è a casa.

Procedimento disciplinare per il medico “folle”

Avvio di procedimento disciplinare e immediato reintegro al Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Cosenza. È quanto deciso dal commissario straordinario dell’Asp di Cosenza Giuseppe Zuccatelli per lo specialista che venerdì scorso si è reso protagonista di un brutto episodio nel reparto Covid-19 dell’ospedale di Cetraro nei confronti dei pazienti e degli infermieri in servizio. In pratica, revoca dell’incarico affidatogli lo scorso 27 marzo presso il nosocomio cetrarese proprio a seguito dell’emergenza Covid-19 e immediato ritorno a quello precedentemente svolto a Cosenza, in attesa di provvedimenti disciplinari. Decisione giustissima.

Gli aiuti della Regione

«Questa settimana porteremo in Giunta uno stanziamento per i buoni spesa per le famiglie calabresi per un importo superiore a quanto lo Stato ha stanziato per la Calabria». Lo scrive la presidente della Regione Calabria Jole Santelli sul suo profilo Facebook. «Un provvedimento prosegue – che va ad aggiungersi al fondo RipartiCalabria approvato la scorsa settimana: 150 milioni di euro dedicato alla ripresa economica della nostra regione». Speriamo bene. “Se son rose fioriranno…” recita un antico adagio.

La mappa dei contagiati

Territorialmente i casi positivi sono così distribuiti:

Catanzaro 56 in reparto, 7 in rianimazione, 74 in isolamento domiciliare, 12 guariti, 21 deceduti;

Cosenza 54 in reparto, 2 in rianimazione, 162 in isolamento domiciliare, 6 guariti, 17 deceduti;

Reggio Calabria 33 in reparto, 5 in rianimazione, 177 in isolamento domiciliare, 15 guariti, 11 deceduti;

Vibo Valentia 8 in reparto, 47 in isolamento domiciliare, 1 guarito, 4 deceduti;

Crotone 19 in reparto, 78 in isolamento domiciliare, 3 guariti, 5 deceduti.

L’isolamento volontario

I soggetti in quarantena volontaria sono 8.413, così distribuiti:

Cosenza 2.833;

Crotone 1.346;

Catanzaro 1.345;

Vibo Valentia 557;

Reggio Calabria 2.332.

Le persone giunte in Calabria che ad oggi si sono registrate al sito della Regione sono 13.462.

Un pensiero felice a tutti. Buona giornata. Coraggio.

Arcangelo Badolati

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