Coronavirus, anziani sempre più in pericolo. Ecco i dati aggiornati.
Aggiornamento domenica
Le persone risultate positive al Coronavirus sono 565 (+76 rispetto a venerdì).
Anziani sempre più in pericolo
Dopo i casi di Chiaravalle e Bocchigliero esplode quello di Melito Porto Salvo.
Nella Casa famiglia per anziani “Raggio di Sole”, i sanitari dell’Asp di Reggio hanno rilevato la presenza del covid-19 sia tra gli ospiti (10 positivi sui 13 presenti) che tra il personale (6 casi positivi su 10 operatori). La situazione è apparsa grave quanto quella rilevata nella casa di cura “Domus aurea” di Chiaravalle (62 contagiati) che in quella “Santa Maria di Bocchigliero (22 contagiati). Trattandosi in tutti e tre i casi di anziani con età superiore ai 75 anni c’è il rischio che il coronavirus possa rivelarsi fatale. L’attenzione delle autorità sanitarie è altissima. Forza nonnini nostri.
Chiuso tredicesimo comune
Oltre quanto rilevato nella casa di cura “Raggio di sole” altri otto casi sono stati individuati nella suggestiva frazione Pentedattilo: si tratta degli appartenenti a un medesimo gruppo familiare. Considerato l’alto numero complessivo di contagiati, il presidente Jole Santelli ha ordinato la chiusura di Melito Porto Salvo. I comuni “zona rossa” diventano pertanto tredici.
Eccoli: Bocchigliero, Montebello Jonico, Chiaravalle, Valle Fiorita, Cenadi, Soverato, Torre Ruggero, Serra San Bruno, Cutro, San Lucido, Rogliano, Santo Stefano di Rogliano e Melito.
I morti
Ventuno le persone fino al momento decedute in Calabria. Ieri hanno perso la vita a causa del covid -19 una donna di 98 anni di Corigliano Rossano che era ricoverata a Rogliano, un uomo di 81 anni di Rende che era ricoverato in terapia intensiva a Cosenza e un paziente di 80 anni precedentemente ricoverato in neurologia a causa di un ictus a Reggio Calabria. Non solo: l’esito di un tampone eseguito post mortem ha svelato che anche una donna di 92 anni deceduta a Cetraro la notte tra il 20 e il 21 marzo era affetta da coronavirus. L’area della regione con il maggior numero di decessi è il Cosentino: ben 11.
Il Cosentino
L’incubo del contagio si allunga su tutta l’area settentrionale della Calabria. Il numero dei “positivi” al coronavirus sta aumentando di ora in ora.
Analizziamo i dati partendo da Cosenza: i pazienti sono aumentati da due a nove nel giro di tre giorni. Quattro sono ricoverati in ospedale, gli altri posti in isolamento domiciliare. Un solo deceduto fino al momento.
A Corigliano Rossano i contagiati sono saliti a 20 ma rischiano di essere molti di più nel giro di qualche giorno: in questo momento sono poste in quarantena più di 280 persone. Tre i deceduti fino ad oggi.
A Rende gli infettati scendono a una sola unità considerata la morte del pensionato ottantunenne avvenuta ieri. La città del Campagnano segna il secondo decesso in meno di dieci giorni: in precedenza era morto all’Annunziata l’informatore scientifico risultato positivo insieme con la moglie che è ancora ricoverata in ospedale.
Nelle cittadine diventate “zona rossa” la situazione più preoccupante riguarda San Lucido che, dopo aver registrato tre decessi, segna un aumento sensibile di contagiati giunto ormai a quota 33 unità. Gli accessi al centro costiero sono stati sbarrati da ieri con blocchi di cemento.
Dalla costa tirrenica alla Valle del Savuto le cose non migliorano: a Rogliano, infatti, ai 16 infettati di ieri si aggiungono 9 carabinieri in servizio nella locale compagnia. La struttura militare è stata nel frattempo sanificata, così come confermato dal comandante provinciale Piero Sutera, e 8 militari posti in isolamento domiciliare, mentre un nono si trova ricoverato all’Annunziata di Cosenza perché fortemente sintomatico, cioè affetto da tosse, febbre e problemi respiratori. Nello stesso centro il virus ha messo fuorigioco il sindaco, il vice e tutti i componenti della giunta municipale, oltre al comandante della polizia locale. Un disastro dal punto di vista politico-istituzionale. Nella stessa zona è stato contagiato il sindaco di Carpanzano, che svolge le sue mansioni lavorative proprio a Rogliano, due persone di Marzi e due di Figline Vegliaturo mentre un infettato si conta anche a Mangone.
Brutte notizie arrivano pure da Cetraro perchè i sei pazienti ricoverati nel reparto Covid sono tutti risultati positivi ai tamponi. Non solo: il tampone post mortem eseguito sulla novantaduenne morta in reparto la notte tra venerdì 20 e sabato 21 ha dato esito positivo. Ciò significa che i decessi provocati dal covid-19 in Calabria salgono a 21 considerando le morti dei tre pensionati registrate a Reggio venerdì e sabato e quella della novantottenne avvenuta ieri mattina a Rogliano. Nella cittadina tirrenica, peraltro, vi erano già altri due contagiati, uno dei quali, il pensionato proveniente dal Lodigiano, ricoverato a Cosenza. Con loro era risultata positiva al test anche una terza persona. Al momento a questo quadro si aggiungono il contagio di un medico e di una infermiera in servizio nel nosocomio, mentre si attende il risultato dei tamponi eseguiti su un’altra infermiera e un’ausiliaria ritenute a rischio. A Paola il numero delle persone affette dal coronavirus è passato a tre (un quarto infettato è morto nei giorni scorsi nel reparto di rianimazione di Cosenza) come ad Amantea. Un nuovo caso nell’Alto Ionio: ad Oriolo che segue quelli di Francavilla Marittima. A Scala Coeli i contagiati salgono a tre. Un caso ciascuno per Montalto Uffugo frazione Settimo (si tratta di uno dei carabinieri in servizio a Rogliano) e Dipignano.
Nel Reggino
IL numero dei contagi nella città capoluogo è salito sensibilmente con 85 persone poste in isolamento domiciliare (le altre sono in provincia), 28 ricoverate e 6 in rianimazione. Otto fino al momento i deceduti. La zona più colpita è quella di Gallico,
Montebello Jonico conta, oltre il sindaco, il maggior numero di contagiati in provincia, ben 16 e due morti: il primo paziente dipendente del Comune e la madre. Tre gli infettati a Rosarno e Taurianova ed uno ciascuno a Gioia Tauro, Marina di Gioiosa Ionica, Cittanova, Rizziconi, Locri, Bovalino e Caulonia.
Nel Catanzarese
IL capoluogo di regione è assediato da virus con 16 ricoverati, 13 persone in Rianimazione e 25 persone in isolamento domiciliare (gli altri casi riguardano la provincia). Il centro della provincia più colpito è Chiaravalle con 62 positivi; singoli casi sono stati rilevati a Soverato, Cenadi, Torre Ruggero e Valle Fiorita. Preoccupa il focolaio sviluppatosi nell’area ionica anche se per fortuna non vengono segnalati decessi. Nove i casi invece a Lamezia, con due ricoverati in terapèia intensiva.
Nel Crotonese
E’ Cutro, comune “zona rossa”, il comune più investito dal coronavirus con più di dieci contagiati. Il dato sarebbe collegabile a una sorta di importazione del virus perché molte persone vivono e lavorano in Emilia e, dunque, fanno spesso la spola tra il nord e il sud del Paese. Nell’area del capoluogo sembra invece essere Capocolonna la zona con il maggior numero di infettati. Complessivamente sono in isolamento 58 persone mentre altre 20 risultano ricoverate nell’ospedale “San Giovanni di Dio”. Tra i centri in cui si registrano casi positivi figura anche Isola Capo Rizzuto.
Nel Vibonese
Sedici i casi rilevati nella città capoluogo, tra il centro e le frazioni Piscopio e Longobardi, mentre salgono di una unità i contagiati nel comune “zona rossa” di Serra San Bruno. L’ameno centro famoso nel mondo per la sua splendida certosa e per la sua devozione verso San Bruno da Colonia, fa i conti con il virus che ha investito più gruppi familiari. Massimo l’allarme considerata anche la difficoltà di collegamenti con i centri ospedalieri più attrezzati del Vibonese e del Catanzarese. Due gli infettati a Parghelia e un solo contagiato per paese a Nicotera, Maierato, Ricadi e Fabrizia. Trentuno complessivamente le persone in isolamento domiciliare e quattro i ricoverati. In tutta la provincia è fortissima l’attività di preghiera dei cenacoli ispirati a Natuzza Evolo, la mistica di Paravati di Mileto morta in odore di santità, che è venerata in tutto il mondo.
La mappa del contagio
Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:
Catanzaro: 16 in reparto; 13 in rianimazione; 100 in isolamento domiciliare; 4 guariti
Cosenza: 40 in reparto; 2 in rianimazione; 99 in isolamento domiciliare; 11 deceduti
Reggio Calabria: 28 in reparto; 6 in rianimazione; 106 in isolamento domiciliare; 7 guariti; 8 deceduti
Vibo Valentia: 3 in reparto; 1 in rianimazione; 31 in isolamento domiciliare; 1 deceduto
Crotone: 20 in reparto; 58 in isolamento domiciliare; 2 deceduti
L’isolamento volontario
I soggetti in quarantena volontaria sono 8104, così distribuiti:
Cosenza: 2181
Crotone: 859
Catanzaro: 973
Vibo Valentia: 662.
Reggio Calabria: 3429
Un pensiero felice a tutti. Buona giornata. Coraggio.
Arcangelo Badolati