L’eccellente normalità come obiettivo

La salute è una condizione di cui si ha un’esperienza quasi inconsapevole. La malattia ne rivela la fragilità e l’importanza.
Lo stesso può dirsi della normalità: un concetto che si definisce per privazione. Possiamo definire la normalità, infatti, solo quando ne avvertiamo l’assenza.
E, nell’assenza della normalità, si rende evidente anche l’assenza della norma, delle regole della convivenza civile, per cui il diritto alla salute è violato dal venir meno – insieme alla normalità – anche del principio di responsabilità, del rigore nell’applicazione del metodo, delle risposte dovute a chi può e deve essere curato, delle regole che rendono normali.
L’eccellente normalità è il ripristino di queste condizioni: responsabilità, rigore, risposte, regole.
Una ricetta non impossibile, come non impossibile è stato lo smantellamento del nostro utile e prezioso presidio ospedaliero Beato Angelo, dalla Regione Calabria, unica vera istituzione colpevole di aver creato un buco finanziario, una voragine senza limiti nel settore più importante dei diritti umani costituzionalmente garantito, il diritto alla salute.
Ora è il tempo della rifondazione sanitaria, nella “tragedia”, della opportunità, ridando nuove gambe a quelle idee di salute, di assistenza, di sanità, di ricerca che sono state proprie di intere generazioni di medici e operatori che in scienza e coscienza hanno fatto il loro dovere.
E’ il tempo di pianificare nuove basi per rispondere alla domanda di salute, dando migliori condizioni di lavoro agli operatori, riallineando la Calabria e la nostra cittadina agli standard nazionali, restituendo alla parola responsabilità un significato più nobile per tutti gli operatori chiamati a contribuire, ognuno nelle proprie funzioni, al governo del bene comune e alla sua tutela: l’abilità di dare risposte.
Ecco perchè può essere eccellente la semplice normalità…
La Politica, quella vera, le istituzioni tutte congiuntamente alla città si facciano, presso le autorità sovra comunali , immediato carico di una proposta concreta e lungimirante atta a ripristinare le funzioni totali e complessive del nostro ospedale per ogni tipo di emergenza e di cura a cominciare dalla attuale pandemia influenzale del coronavirus, ponendo in essere ogni azione utile di facilitazione e sollecitazione di tutto l’iter burocratico, visto e appurato l’attuale penosa situazione di occupazione abusiva di uffici amministrativi per la quasi totalità del presidio stesso.
Rivendichiamo, tutti uniti , con forza, soprattutto in questo momento di straordinaria urgenza, la predisposizione di posti dì terapia sub intensiva nella nostra struttura, al fine di poter tutelare quei cittadini più deboli e fragili.
Anche questa, nei tempi del “colera” è Amore;
Amore verso una comunità,
Amore verso i più deboli,
Amore verso il diritto dei diritti, la salute,
Amore verso il prossimo, nel bene e nel male.
Signor Sindaco, si faccia avanti, faccia un atto d’Amore, un atto di eccellente e straordinaria normalità.

Acri Sogna Movimento Civico Ritorno al Futuro

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