Auguri, Acrinews!

Egregio Direttore e Caro Piero,

sono qui per augurare un Buon Compleanno alla tua creatura, com’è giusto fare quando, con curiosità prima e con soddisfazione dopo, si è seguito il percorso che parte  dalla sua nascita e continua nella sua crescita.

Ricordo l’esordio, i tuoi timori iniziali e allo stesso tempo la fermezza nel voler dare vita a una creatura che crescesse libera, schietta e rispettosa del mondo. Sapevo della spinta di Massimo Conocchia, vulcanico ed entusiasta per natura, perché tu  guardassi avanti,  non esitassi e non soffocassi la possibilità di un rapporto costruttivo con e tra i lettori, attraverso un organo che io pensavo solo di informazione, ma che poi ho scoperto essere qualcosa di diverso.

Infatti il tuo giornale, al di là degli Editoriali, di cui godo la lettura per la proprietà di linguaggio, la ricchezza e l’originalità del lessico e la sinuosità del periodo, sempre fluido e disinvolto, contiene inserti, come tanti giornali cartacei,  che accrescono con articoli di varia natura le conoscenze e la cultura di chi legge. Non vado a scrivere dei collaboratori, si tratta di persone a me note e amiche, tutte di cultura e di sensibilità straordinarie, ciascuna apportatrice delle proprie specificità e delle proprie passioni.

Mi compiaccio anche per gli ultimi acquisti: l’arch. Pino Scaglione e la scrittrice Aurora Luzzi, perché il primo, tra le tante sollecitazioni, ci invita addirittura al risveglio, affinché quel futuro, che ci sembrava ormai perso, non ci trovi impreparati alla riscossa; e l’altra, la mia cara Aurora, ci rapisce con i suoi racconti, facendoci meditare sulla complessità dell’umano e del mondo

Concludo col dire, Egregio Direttore e Caro Piero, che tutto è stato congegnato con grande cura. Non solo informazione ma ecletticità. Complimenti a te e complimenti a tutti coloro che brillantemente scrivono con te, per te e per noi. Complimenti a tutto lo staff e, vi prego, …continuate così per sempre.                                                                        

Franca Azzarelli

Cara prof.ssa Azzarelli, ricevere una simile lettera significa appuntarsi una mostrina sulla giacca, da lucidare ogni giorno. La ringrazio di cuore per le belle parole nei confronti della testata e del lavoro che come squadra stiamo portando avanti. L’autorevolezza della provenienza di questi complimenti è per noi un impegno a proseguire lungo questa strada, con la speranza di non deluderla in futuro.

Grazie, a nome di tutti noi.

Piero Cirino

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