Prendi un Amedeo qualunque!
La conferenza stampa di Amadeus in relazione al festival di Sanremo ha scatenato molte polemiche. Buon per l’audience! Purché se ne parli, tutto serve.
Personalmente ritengo un idiota con “visibilità programmata” chiunque attribuisca “valore” a una donna nella misura in cui rimane un passo indietro rispetto a un uomo di successo. La ritengo una offesa peggiore di un “complimento” sessista.
Tu vali, se resti nell’ombra!
Sii satellite del tuo sole e potrai anche aspirare a essere “valletta” di un Amedeo qualunque!
Tuttavia( ahimè), se questa logica retrograda ad esempio non ha permesso ancora di avere una donna alla guida della Casa Bianca, che vuoi che sia adottarla come cifra di misura a Sanremo!
Fino a tutti gli anni ’50, infatti, le ragazze americane delle famiglie “perbene” venivano “educate” al “passo indietro”. Il film ” Monna Lisa smile” è illuminante a tal proposito.
Nella cultura meridionale e acrese l’immagine del “toccapede” ci viene restituita nelle opere di molti intellettuali autoctoni. L’iconografia del quotidiano in fondo era quella! Spesso da bambina ho osservato scene di questo genere, ad esempio, al mercato contadino.
L’uomo davanti che tirava l’asino e la donna più lentamente camminava un passo indietro, magari altrettanto carica come l’asino.
Era così che avevano fatto per secoli migliaia di “gente mia contadina”. Ma non ho mai pensato che da questa immagine, trasfigurata negli usi e nel contesto, si potesse ancora rlcavare il valore di una donna nel 2020.
La consuetudine dei “miei” contadini è stata perpetrata a lungo come un vincolo consacrato nel Diritto di famiglia, ancora patriarcale e non basato sulla condivisione e sulla corresponsabilità dei coniugi !
Dagli anni ’60 in poi, l’emancipazione culturale ha sganciato da questa ottica retrograda e sessista le donne in Europa e, almeno sulla carta, anche in Italia.
Ritengo che non dipenda dalla fortuna o dal grado di affinità elettive la qualità della vita affettiva e coniugale. È una questione di educazione, prima che di cultura!
Pochi obiettivi ci siamo imposti nel diventare genitori, dunque corresponsabili della educazione dei nostri figli (una ragazza e un ragazzo): testimoniare l’indipendenza intellettuale; insegnare loro a perseguire, in pari misura, l’indipendenza economica e domestica di entrambi.
Sarò ,da quelli all’Amadeus, considerata stravagante, ma vi posso assicurare che non pretendo di fare torto e ombra a nessuno. Quando usciamo per una passeggiata con mio marito rimango sempre indietro, perché sono più lenta e pigra, e spesso lo costringo a rallentare il ritmo. Da oggi, parola mia, non lo farò più. Hai visto mai che solo per questo aumentino le mie “quotazioni” e venga prescelta da un Amedeo qualsiasi!
Adelinda Zanfini