Impavidi fino alla fine
La recente notizia del cugino mafioso del candidato presidente M5S, Francesco Aiello, ci obbliga, come attivisti, a prendere una ferma e chiara posizione. Il terzo girone dell’Inferno dantesco non ci appartiene.
Mai accetteremo, che un movimento che si fa portatore di principi di ONESTÀ e TRASPARENZA, possa accettare di avere un candidato che abbia omesso una tale parentela.
Certamente la responsabilità è personale, ma nascondere questa situazione familiare è totalmente inaccettabile
Per cui plaudiamo, incondizionatamente, alla posizione del Presidente della commissione antimafia Nicola Morra, che prende le distanze e non appoggerà la campagna elettorale del movimento 5 stelle in Calabria.
La cosa più orribile è che davanti a tutto ciò, alcuni candidati, alcuni collaboratori, alcuni onorevoli e alcuni Attivisti,piuttosto che prendere le distanze da tutto ciò, fanno il contrario e indegnamente, per puro interesse personale, attaccano l on. Nicola Morra, che a differenza loro chiede TRASPARENZA.
Altrettanto rimarchiamo la nostra presa di distanza anche da chi , e non sono pochi, non ha il coraggio di dichiarare la propria lontananza da questa incresciosa vicenda.
In una terra dove, solo pochi giorni fa, sono state arrestate oltre 400 persone, era d’obbligo avere prudenza sui candidati e avere certezze su queste delicatissime situazioni,ma l’ incapacità e la presunzione del coordinatore e di chi lo affianca ha prevalso,ed ecco il risultato.
Scrivere #iostocongratteri e poi avallare comportamenti omertosi rispetto a parentele mafiose,oltre ad essere incoerenti significa essere COMPLICI di quel sistema che ci vuole silenziosi su questi argomenti.
Il Procuratore Gratteri, pochi giorni fa ha chiesto di occupare gli spazi liberati, ricordando sempre di parlare e denunciare. se però gli onorevoli 5 stelle, vogliono avallare comportamenti omertosi, rispetto al concetto di trasparenza, allora il cambiamento in questa terra nelle mani di questi sprovveduti quando avverrà!?
Siamo certi che anche il capo politico Luigi di Maio vorrà prendere una posizione chiara e netta in merito anche perché,ci sarebbero gli estremi affinché venisse ritirato il simbolo del M5S da questa competizione elettorale e l’allontanamento di chi avalla in silenzio e inoltre attacca la figura del presidente della commissione antimafia.
Di questa vicenda c’è da notare, ad eccezione di Paolo Parentela che pensa di sminuire la gravità della cosa, tutti gli altri portavoce sono in silenzio. Ci auguriamo, vogliano dare un forte segnale di allontanamento da questo comportamento altrimenti li riterremo complici assumendosene le responsabilità del loro silenzio.
Firme di Attivisti e Portavoce del M5S di tutt Italia
Renato Bruno
Mariagrazia Carlini
Paolo Gallo
Angelica intrieri
Alfarone Ivano
Gabriele Sangineto
Maria Oriolo
Alberto Marabini
Andrea Barbieri
Andrea Fusaro
Andrea Bastardo
Antonio Lopez
Bernardi Cristian
Biancavallo Angiolina
Bruno Donato
Carlo Gobbi
Ciro Cairo
Costantino Crupi
Damiano Liguori
Daniele Ghirarduzzi
Daniele Romagnoli
Davide Barillari
Demetrio Paldino
Diego Barbisan
Fabiola Dessì
Fausto Amatuzzo
Fortunato Franco
Franco Spinarelli
Gaudio Salvatore
Giovanna d Agostino
Giovanni Redente
Giuseppe Curcio
Giuseppe di Chiara
Giuseppe Martino
Katia Tarzia
Laura Granata
Leonardo d Agostino
Luca Cofone
Ludovico Vicino
Luisa Micheli
Mammone Laura
Marcello Lordi
Maria Ardesi
Mario de Angelis
Massimo Massei
Matteo Olivieri
Maurizio Zinesi
Maria Maddalena Cicciù
Morena Sardelli
Nicola Costantino
Nicola Longo
Norma di Leo
Nunzio Perrone
Paolo Mallamaci
Paola Gagliardi
Paludi Massimiliano
Pasquale de Angelis
Perrone Antonio
Piero Idone
Pietro Mollo
Pietro Nigro
Pina Sabato
Pino Troncellito
Rachele Pellicone
Raimondo Pace
Roberto Ruggeri
Salvatore Conforti
Stefano Patti
Silvio Corbelli
Simone Sollazzo
Slatko Pettkovic
Tiziana Punto
Tredici Salvatore
Valentino Marra
Walter Monici
Zampino Giovanni
Francescoantonio Lucà
Carmelo Primiceri
Scouras Grigorios
Errigo Consolato Fortunello
Antonio Cerchiara
Carlo Ranieri
Leandra Maffei
Emilio Fuoco