Il parlar male non aiuta nessuno.
Il parlar male non aiuta nessuno
Colgo l’assist fornitori dalla redazione di Thi is Acri, sull’osservazione/domanda fatta sulle Casette di Natale messe a disposizione dall’Amministrazione Comunale, per chiarire alcune maldicenze.
La scelta di mettere a disposizione le casette dal 20 al 27 dicembre non è stata casuale, come qualcuno ha ipotizzato, ma è stata fatta in considerazione degli eventi organizzati per quel periodo.
Era nostra intenzione fornire più motivazioni ai cittadini acresi per uscire di casa ed allo stesso tempo garantire la presenza dei cittadini ai commercianti che avevano dato disponibilità.
Difatti su 10 casette 7 erano state assegnate ed una era stata messa a disposizione del Presepe Vivente organizzato dalla Parrocchia della SS Annunziata.
Si è vero .. qualcosa non ha funzionato!
Il cattivissimo tempo che ha colpito proprio in quei giorni Acri ha condizionato il corso degli eventi.
Non vuole essere una giustificazione, ma tutti gli eventi sono saltati: il Presepe Vivente lungo corso Sandro Pertini non c’è stato, così come la giornata dei ragazzi, il raduno dei babbi natali, la consegna sotto l’albero dei doni ai bambini bisognosi organizzata dal Consiglio Comunale dei ragazzi ecc, ed anche le casette sono rimaste vuote.
Solo Santo Bifano è stato tenace.
Anche il prolungamento dell’orario per due sabati del mercato era finalizzato a dare ulteriore motivazione alla gente per uscire di casa così da potersi fermare ad un bar, unita alla passeggiata sul corso con qualche acquisto e magari restare a cena fuori.
Nulla quindi è frutto del caso.
Bisogna dire però che grande successo hanno avuto e stanno avendo tutti gli eventi culturali, che includono anche quelli di natura enogastronomica, organizzati da questa Amministrazione e dalle Associazioni che colgo l’occasione per ringraziare.
Anche le serate organizzate dai proprietari dei bellissimi locali presenti in Acri stanno riscuote successo, così come i ristoranti.
Molte sono le attività che attirano persone da fuori a fare acquisti qui da noi.
Tutto questo per dire che qualcosa non ha funzionato ma tanto altro funziona ed anche benissimo.
Questa Amministrazione sta lavorando con dedizione ed onesta’ per far stare bene tutti, così come lo sforzo di chi è al commercio e sta investendo in questa cittadina deve essere apprezzato, sostenuto ed incentivato.
Continuare a dire che ad Acri non c’è nulla non aiuta nessuno, anche perché non è così !
A chi nutre questo dubbio lo invito a venire all’ufficio cultura a prendere visione del calendario degli appuntamenti di Palazzo Falcone, Palazzo Padula, dei Musei delle piazze ecc.
Per non parlare di quanto organizzato dalle Chiese e dalle scuole.
Tutti appuntamenti che hanno riscosso successo.
Sicuramente molti sono i problemi ad Acri, legati soprattutto alla crisi finanziaria che ha invaso l’intero Paese, ma essere propositivi e parlare bene della nostra amata città non significa non riconoscere i problemi.
Auguro a tutti un buon anno nuovo ricco di salute, buon umore e amore per se stessi e da donare agli altri .
Francesca Abbruzzese, assessore alle Attività Produttive del Comune di Acri.
“Non sono gli alberi a fare il Natale…”. L’eterna rincorsa a riempire forzatamente le “piazze”, come se fossero dei desktop sui quali cambiare semplicemente lo sfondo, spesso non sortisce gli effetti desiderati, per cui piuttosto che puntare su repliche e sovrapposizioni di eventi, sarebbe più opportuno sfruttare lo scenario naturale offerto dai quartieri storici, dai vicoli, dai vecchi palazzi recuperati e creare percorsi tesi a stimolare la ricerca del dono, del piccolo presepe, dell’icona che rievoca gli usi ed i costumi del Natale di paduliana memoria. Passeggiare tra vecchie botteghe ricreate per l’occasione, fermarsi a consumare le specialità tipiche del periodo, acquistare nei temporary store sapientemente incastonati fra il ciabattino ed il fabbro, rappresenterebbe un unicum da affiancare ai consueti appuntamenti della stagione culturale acrese, capace di attirare non solo i residenti, ma tutti gli amanti delle piccole cose che stimolano i ricordi: l’odore delle bucce di mandarino nel braciere acceso davanti alla bottega del ciabattino, i colpi del fabbro maniscalco impegnato a creare ferri per cavalli, il baccalà appeso davanti al piccolo negozio di alimentari, le urla dei venditori provenienti dalla piccola pescheria comunale, l’anziana signora dedita alla filatura della lana… Sembra quasi di rivederli tutti in fila partendo da Via Padula e poi… Buon viaggio!
E bravo, Giuseppe!