Incontro a Cosenza tra Lav Services e Ugl. La Tripargoletti non si presenta.

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Assume contorni inediti la vicenda della signora Grazia Tripargoletti, dipendente dell’azienda acrese Lav Services, assurta agli onori della cronaca nazionale perché, per poter raggiungere il posto di lavoro nelle prime ore della mattinata, era costretta a dormire su una panchina.

Che la verità potesse essere diversa da come dipinta dalle cronache dalle prime battute, lo si era compreso fin da subito, al netto delle difficoltà oggettive della dipendente.

Ieri, nella sede provinciale dell’Ugl, a Cosenza, si è tenuto un incontro al quale hanno partecipato la proprietà dell’azienda e il sindacato, rappresentato dai vertici provinciali e regionali. Doveva esserci anche la signora Tripargoletti, ma non si è presentata.

L’azienda ha prodotto le carte, per supportare a livello documentale le proprie tesi, che poi sono quelle espresse fin da subito: massimo rispetto per i dipendenti e i loro diritti e necessità di contemperare le loro esigenze con quelle aziendali. E’ un peccato che non ci fosse la signora Tripargoletti, che avrebbe potuto spiegare le sue ragioni e confrontarle con quelle della Lav Services.

In questa vicenda c’è poi da registrare la posizione dell’Ugl, che ha preso le distanze dal sindacalista Giuseppe Brogni, che, in rappresentanza della sigla sindacale, aveva fatto scoppiare il caso a livello mediatico. La segretaria regionale dell’Ugl, Ornella Cuzzupi, ha, nell’occasione, anticipato provvedimenti della segretaria provinciale nei confronti di Brogni.

Ora quei documenti prodotti ieri dalla Lav Services verranno attentamente valutati dal sindacato, per chiarire una volta per tutte la vicenda e trovare soluzioni condivise.

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