Un certificato nell’era di Internet. Succede al Centro per l’Impiego di Montalto: è finito il toner, ripassi domani.
Raccogliamo la segnalazione di una signora di Acri, M.M., che tanto dice sull’efficienza di certi servizi pubblici.
La questione del Centro per l’Impiego di Acri l’abbiamo già trattata; e ritornarci qui, sia pure marginalmente, appare quantomeno doveroso.
Da tempo gli uffici di Acri, causa mancanza di personale, sono ridotti, e solo per pochi giorni a settimana, unicamente a un centro informazioni: non sono in grado neanche di rilasciare un semplice certificato.
Chi lo vuole, così come altri servizi, deve mettersi in auto e raggiungere Montalto Uffugo. Questo significa che, chi può, è costretto, nella migliore delle ipotesi, a doversi prendere un permesso dal lavoro. E’ possibile che al Centro per l’Impiego abbiano fatto questo ragionamento: chi viene da noi, nove volte su dieci, un lavoro lo sta cercando, quindi ha del tempo libero per poterci venire a trovare a Montalto Uffugo.
Se poi è costretto a venirci due volte, ancora meglio. E’ quello che è accaduto a M.M., che voleva semplicemente un certificato storico della sua posizione. Le è andata male, perché è capitata proprio nel giorno in cui si è esaurita la cartuccia del toner della stampante. Niente da fare. Così è stata costretta a rifare il percorso il giorno successivo.
E’ una situazione kafkiana, che si trasformerebbe in una risata, se la si trovasse in un romanzo o se fosse una sorta di “Scherzi a parte”. Purtroppo è tutto vero, e da ridicola diventa patetica, perché nell’era di internet, dei certificati che ormai ti arrivano sul computer di casa, è inaccettabile che un contribuente sia costretto a subire simili angherie. Il dramma è che a furia di subire, affiora una pericolosissima rassegnazione.
Piero Cirino.