Morte Roselli, lunedì la sentenza.

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Lunedì prossimo, presso il Tribunale di Cosenza, davanti alla giudice Francesca De Vuono,  arriverà a conclusione il processo Roselli.

La vicenda, per la quale sono imputati due medici dell’ospedale civile di Cosenza, è relativa alla morte di Francesco Roselli, 63 anni, avvenuta il 29 giugno del 2014, nello stesso nosocomio. Subito dopo la denuncia da parte dei familiari, difesi dall’avv. Vincenzo Conforti, del foro di Bari, sono partite le indagini da parte della Procura di Cosenza per verificare eventuali responsabilità. Nove giorni prima per Francesco Roselli era iniziato un percorso che si rivelerà di grande sofferenza e che lo condurrà alla morte. In seguito a forti dolori addominali, si era infatti recato all’ospedale civile “Beato Angelo” di Acri, da cui verrà dimesso a distanza di poche ore. Durante la notte i dolori aumentano e diventano insopportabili, al punto da indurlo a recarsi nuovamente in ospedale, poco dopo le cinque di mattina. In seguito a esami più approfonditi, stavolta i medici dispongono il trasferimento all’Annunziata di Cosenza, per sospetta perforazione gastrointestinale.

Intorno a mezzogiorno del 21 giugno, all’ospedale del capoluogo,  Roselli veniva condotto in sala operatoria, per un intervento in laparoscopia. Durante il  successivo periodo di degenza, l’uomo continuava ad accusare forti dolori e, in seguito a un nuovo esame Tac, il 27 giugno è stato sottoposto a un nuovo intervento chirurgico.

Il giorno dopo viene disposto il suo trasferimento nell’Unità Complessa di Anestesia e Rianimazione, dove troverà la morte all’1:00 del 29 giugno, in seguito a “shock settico da ulcera duodenale perforata complicata da peritonite generalizzata”. I familiari fin da subito hanno voluto vederci chiaro, perché sono convinti che in questa vicenda vi siano stati errori e omissioni che hanno determinato il decesso di Francesco. Dopo cinque anni, la vicenda giudiziaria arriva a conclusione. La pubblica accusa, dopo la richiesta di rinvio a giudizio formulata dall’ex  Procuratore Aggiunto di Cosenza, dott.ssa Marisa Manzini, è ora rappresentata dal sostituto procuratore dott.ssa Margherita Saccà. La vedova di Roselli è invece rappresentata dall’avvocato Vincenzo Conforti, del foro di Bari; gli imputati dagli avvocati Domenico Alvaro e Giovanni Piccolo. Lunedì si attende l’esito, con la decisione del Giudice De Vuono, su questa tragica vicenda.

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