Stampa libera e stampa compiacente.

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Non c’è conferenza stampa in cui il sindaco Pino Capalbo non attacchi la stampa locale. Lo ha fatto anche ieri durante l’incontro con i giornalisti per motivare la scelta di non candidare il Comune a sede dell’ecodistretto.

Non c’entrava nulla, ma il primo cittadino ha parlato dell’esistenza di una stampa di parte. Di quale parte non l’ha spiegato, così come non siamo riusciti ancora a capire perché non abbia portato fino in fondo la decisione dell’ecodistretto e del referendum.

Un’idea ce la siamo fatta, ma per ora preferiamo tenercela per noi. Ma se la motivazione è quella del clima di insinuazioni e allusioni sulla onorabilità degli amministratori, allora dovrebbe dimettersi, perché non c’è sindaco che sia immune da sospetti e chiacchiere.

Per quanto riguarda l’ennesimo attacco alla stampa, non facciamo fatica a capire che tra quella di parte, secondo Capalbo, ci sarebbe anche Acrinews.it.

Ha ragione sindaco, siamo di parte. Sempre la stessa: quella di chi ci legge. La differenza tra noi e lei è che noi pensiamo ai lettori, lei agli elettori. Ho l’impressione che faccia confusione tra stampa libera e stampa compiacente. Se cerca la seconda, si rivolga pure ad altre testate, che pure non mancano.

Da noi ha sempre ricevuto rispetto e ospitalità, e continuerà ad averne. Ma pretendiamo lo stesso atteggiamento da parte sua.

Ieri ci ha attaccato per un post sulla nostra pagina facebook: “Ecodistretto: Acri rinuncia. Oggi il sindaco spiegherà i motivi”. Acri ha rinunciato e lei ha spiegato i motivi. Ci dice quale sarebbe stato il nostro errore?

Vuole un confronto su cosa significhi stampa libera? Siamo pronti. Così come siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità quando sbagliamo, e capita come capita a lei, e ad ascoltare le ragioni altrui, senza pensare che l’altro sia necessariamente in malafede.

In oltre trent’anni io mi sono scontrato con tutti i sindaci, altri ci si sono accordati.

Anche noi teniamo al buon nome della stampa, la cui importanza, anche civica, non ci sfugge, e le assicuro che vigileremo e denunceremo qualsiasi atteggiamento da parte di chi opera nel mondo dell’informazione teso a lucrare sulla sua posizione.

Facciamo così. Prendiamo entrambi lo stesso impegno: denunciare eventuali tentativi di giornalisti di ingraziarsi il sindaco per ottenerne dei vantaggi personali. Almeno in quel caso saremmo dalla stessa parte e stia sicuro che l’intera comunità ne trarrebbe vantaggio.

Piero Cirino

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2 risposte

  1. Teresa Servidio ha detto:

    Egregio Dottor Cirino, ammiro il suo coraggio e la sua schiena dritta. Essere liberi e non condizionabili, oggi, non è cosa da poco. Basta guardare qualche altra testata per capire cosa vuol dire essere servili e compiacenti. Ammiro il suo coraggio e la sua determinazione. Essere giornalisti significa anche questo, direi soprattutto questo.

    • Piero Cirino ha detto:

      Sinceramente grazie, Teresa.
      Simili attestati sono per noi motivo di orgoglio e li conserveremo nel nostro scrigno di famiglia.
      Spero che continui a seguirci, il nostro impegno è quello di fare in modo di non deluderla.
      Con gratitudine.

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