Calcio, si rischia di sparire

Acri – Il tempo scorre inesorabilmente e la data fissata come termine per presentare la domanda di ammissione al prossimo campionato di Promozione (ed eventuale domanda di ripescaggio) è sempre più vicina: ma nella situazione attuale, il prossimo 12 luglio, si potrebbe mettere la parola fine al calcio acrese. In una riunione che si è tenuta all’interno del caffè letterario a palazzo Sanseverino-Falcone, l’assessore allo sport Emanuele Le Pera ed il presidente del consiglio comunale Mario Fusaro, hanno incontrato i pochi presenti: tra questi anche il presidente dimissionario Michele Torchiaro. Al centro della discussione, ovviamente, la situazione societaria, che appare abbastanza delicata, ed in vista del prossimo campionato di Promozione, esiste il concreto rischio di non riuscire ad iscrivere la squadra al torneo e dunque arrivare al fallimento. Dalla riunione convocata dal Comune è emerso nulla di nuovo, anzi, la poca partecipazione all’incontro ha evidenziato quel silenzio e quel senso di distacco, forse frutto della delusione per la retrocessione, che sta avvolgendo l’Acri ed i suoi tifosi. Tante parole ma poche azioni concrete. Durante l’incontro l’Assessore allo sport, Emanuele Le Pera, ha sottolineato ancora una volta “l’impossibilità da parte del Comune di contribuire economicamente al sodalizio rossonero”. Alla riunione presenti anche alcuni dei dirigenti uscenti che hanno ribadito ancora una volta come il “sentirsi abbandonati nel corso della stagione” ha scaturito la decisione di lasciare la squadra nelle mani dell’Amministrazione comunale. Tra i partecipanti, anche alcune figure storiche del calcio acrese: oltre all’ex presidente Angelo Ferraro, il quale ha affermato di non essere a capo di nessun gruppo di possibili nuovi dirigenti, lasciando intendere di non voler partecipare in maniera attiva nel caso di costruzione di una nuova società, presenti anche Alfonso Castrovillari, storico dirigente rossonero e Carlo Stumpo, figura del panorama calcistico acrese, che ha invitato ad unire tutte le forze dirigenziali per poter permettere all’Acri di “non fallire ma anzi ripartire nel migliore dei modi”. Anche il messaggio lanciato dall’attuale magazziniere dell’Acri, Tonino Altomare che nel corso degli anni ha ricoperto anche cariche dirigenziali, è incentrato sul “mettere da parte alcuni vecchi rancori tra i dirigenti che si sono alternati nel corso delle ultime stagioni, per poter costruire un progetto serio”. Una situazione delicata, che al momento sembra di difficile risoluzione e che potrebbe concludersi nel peggiore dei modi per l’Acri.

Francesco Spina

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