Game over

Il gruppo Innovatori della Politica ritiene doveroso esprimere massimo sostegno e profonda solidarietà nei confronti di  Giacomo Lupinacci, membro assai brillante del nostro gruppo politico  e persona di specchiata moralità nonché di elevato spessore umano, raggiunto nei giorni scorsi dalla notizia di  una querela inoltrata a suo carico  dall’Amministrazione Comunale.  Inoltre, si coglie l’occasione per ringraziare di cuore tutti coloro che, indistintamente, hanno manifestato la loro vicinanza, la loro stima ed il loro affetto direttamente nei riguardi dello stesso Giacomo Lupinacci, ed indirettamente nei confronti del gruppo Innovatori della Politica, sia privatamente, mediante messaggi e telefonate, sia pubblicamente, attraverso commenti, post e condivisioni sui social network o con stesure di articoli  comparsi sulle maggiori testate giornalistiche online del territorio. Come già affermato dal nostro Giacomo Lupinacci in un suo precedente comunicato, in quanto Innovatori della Politica crediamo che questo provvedimento di denuncia-querela sia in qualche modo finalizzato ad indebolire  la nostra attività di opposizione politica, aldilà del valore della singola frase incriminata, su cui spetta alla magistratura esprimere un giudizio di carattere legale. Reputiamo che la decisione di voler querelare Giacomo Lupinacci sia anche l’ ennesimo segnale di un nervosismo imperante all’ interno della squadra di governo, alimentato probabilmente dal crescente malcontento diffuso a macchia d’olio in gran parte della cittadinanza; nervosismo a cui fa da contraltare la nostra serenità, in virtù della quale prevediamo che ben presto l’ esperienza amministrativa del Sindaco e dei suoi collaboratori si concluderà con un inevitabile game over. Ai cittadini che, quotidianamente ormai,   ci dimostrano concretamente il loro apprezzamento, assicuriamo massimo impegno nel portare avanti i nostri ideali,  volti al miglioramento ed alla crescita di tutto il territorio. Abbiamo sempre esercitato il nostro diritto di sana critica politica ampiamente nei limiti imposti dalla legge, affrontando ogni questione con garbo, educazione e rispetto, tutte qualità che, nostro malgrado, non sempre hanno contraddistinto coloro che oggi ci vedono con astio come dei nemici da colpire, piuttosto che come risorsa con cui confrontarsi. I cittadini sono testimoni dei numerosi attacchi ed insulti personali che si sono abbattuti sulle nostre teste nel recente passato, tutti facilmente rintracciabili leggendo molteplici comunicati dell’attuale Giunta Comunale,  spesso scritti in risposta alle nostre osservazioni a volte critiche ma prettamente politiche. Abbiamo sempre preferito esercitare l’umiltà piuttosto che l’arroganza, il rispetto invece della denigrazione, la preparazione in luogo della saccenza,  privilegiando la costruttiva critica politica ed avversando l’offesa gratuita e personale. E di questo siamo fieri. Abbiamo cercato con tutte le forze di diffondere il verbo della verità, sottolineando sovente come falsità, inesattezze ed imprecisioni influenzino negativamente il percorso politico. A proposito di inesattezze, ci preme sottolineare che l’articolo a firma Amministrazione Comunale, pubblicato in data 10 giugno c. a., dal titolo “ Un atto dovuto e non una scelta politica sbagliata”, contiene a nostro giudizio delle gravi imprecisioni, la più clamorosa delle quali consistente nel trascrivere pedissequamente un post attribuito a Giacomo Lupinacci, riportandolo tra virgolette , omettendo però  il punto interrogativo finale presente nel messaggio originale. Inoltre, destano  perplessità le affermazioni secondo cui,  per la persona offesa da reato “ la difesa è obbligatoria”, foriere di una totale mancanza dei più basilari elementi del diritto e della procedura penale. Ancor più basiti lasciano le considerazioni secondo cui, il legale nominato, sarà remunerato solo con l’incardinazione del procedimento penale  che, come ogni studente di diritto conosce, si instaura già col deposito della querela stessa.  Non si comprende, dunque, poiché si subordini il pagamento di un incarico legale ad una fase processuale successiva e per quale motivo, il legale incaricato, abbia accettato di querelare un cittadino senza aver percepito alcun compenso per l’attività svolta e senza sapere se mai lo percepirà. Qualora, infatti , la querela de qua dovesse essere archiviata il legale incaricato perderebbe ogni opportunità di ottenere ristoro per l’attività espletata. Procedura certamente anomala e desueta. Vigileremo comunque per verificare se e come verranno liquidati eventuali oneri legali e li sottoporremo, come nostro costume, al vaglio della cittadinanza. Viepiù . La delibera di conferimento incarico non menziona la supposta gratuità dello stesso; perché quindi tale considerazione è emersa solo dopo le valanghe di critiche provenienti dai cittadini? Paradossale è anche il dato secondo cui degli amministratori si sentano lesi personalmente da talune affermazioni, ma sporgano querela nascondendosi dietro lo scudo dell’Ente. A nostro avviso, fanno ciò per ripararsi da eventuali richieste risarcitorie di danno che, così supposta la questione, ricadranno sulle casse comunali e quindi sulla collettività. Ma nessuno dimentichi che la responsabilità penale è, per fortuna, personale. Al legale incaricato di esporre querela contro Giacomo Lupinacci, porgiamo, infine, le nostre più sentite condoglianze avendo appreso di un grave lutto familiare subito in questi giorni.

Innovatori della politica

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