Muore dopo essere stato due volte al Pronto Soccorso, i familiari presentano denuncia – querela
Acri oggi si è svegliata con la notizia di un dramma: la morte del giovane Marco Ritacco, di solo 43 anni. Marco in centro lo conoscevano tutti e la notizia della sua morte, diffusasi già in mattinata, ha provocato una vasta onda emozionale che ha invaso i social network.
Ora al dolore per la morte, nei familiari di Marco si unisce quello della consapevolezza che questo fosse un decesso che si sarebbe potuto evitare. E’ stata infatti presentata alla locale stazione dei Carabinieri formale denuncia – querela, con la convinzione che l’uomo “sia stato vittima di responsabilità medica”.
Marco fin dalla mattina di sabato avvertiva forti dolori al petto e un senso di spossatezza. Accompagnato dalla sorella ha raggiunto la guardia medica, da qui al Pronto Soccorso, avendo avvertito il dottore che l’ha visitato “un roncolo al polmone destro”. Qui al medico di turno è stata spiegata la sintomatologia e “gli veniva fatto – come si legge nella denuncia – querela – l’elettrocardiogramma e Tx torace”. E’ stato dimesso dal pronto Soccorso “con certificato d’accesso con diagnosi “Sindrome influenzale”, con prescrizioni terapeutiche e invito a recarsi presso il medico familiare”. Rientrati a casa, i dolori al petto non accennavano a diminuire e Marco non riusciva nemmeno ad alzarsi. La mattina seguente, accompagnato da suo fratello, ritorna al Pronto Soccorso, con pressione sanguigna minima a 47. Qui, secondo quanto riportato dalla sorella nella denuncia – querela, trova lo stesso medico del giorno prima e “mi veniva riferito per telefono da mio fratello Marco che il suddetto medico si era limitato a misurargli la pressione sanguigna e lo aveva allontanato dichiarando che la diagnosi era la stessa del giorno precedente, senza rilasciargli alcun certificato d’accesso”.
Questa mattina i familiari si sono accorti che Marco non respirava e non si muoveva, da qui la richiesta di intervento al 118. I sanitari intervenuti, dopo “aver effettuato le pratiche di rianimazione per 45 minuti”, alle ore 7:25 hanno constatato il decesso.
Nelle prossime ore la salma di Marco Ritacco verrà trasferita a Cosenza, dove verrà effettuato l’esame autoptico già disposto dal Pubblico Ministero Donatella Donato.
L’attività giudiziaria innescata dalla denuncia – querela dovrà ora stabilire se in questa vicenda vi siano state responsabilità nella morte dell’uomo. La famiglia ha nominato quale legale di fiducia l’avvocato Angelo Altomari (nella foto).
Piero Cirino