Agroalimentare intelligente
“Agroalimentare intelligente” è il titolo del Workshop che si è svolto nei giorni scorsi presso l’IPSIA – ITI di Acri che fa immaginare come, attuando un’adeguata strategia, la sostenibilità del cibo possa diventare cultura del vivere e vera filosofia del cibarsi.
Se n’è parlato con Giuseppe Lupinacci – Dirigente Scolastico IPSIA – ITI di Acri, Enrico Parisi Delegato Giovani Impresa Coldiretti Calabria, Simona Lo Bianco, responsabile Riserva Naturale I Giganti della Sila di Fallistro – FAI (Fondo Ambiente Italia),Valentina Oliveri autrice gastronomica – valorizzatrice del patrimonio gastronomico e alimentare, Sergio Savaglia Docente di Enogastronomia, Vincenzo Abbruzzese Vice-Presidente Provinciale Coldiretti, con la brillante moderazione di Roberto Castiglione di Associazione La Form.
Importante l’apertura del workshop da parte del Dirigente Giuseppe Lupinacci che ha parlato del ramo Alberghiero nato da poco e che diventa una presenza identitaria sul territorio di Acri. Le testimonianze dei relatori, tutte appassionate, la Coldiretti portavoce di istanze dal comparto agroalimentare con Vincenzo Abruzzese per il suo ruolo in Coldiretti ma anche per un sincero interesse verso le nuove generazioni. Un tavolo composto anche di giovani, non così lontani come età da chi li ha ascoltati, Enrico Parisi che ha raccontato un momento della sua vita in sud America basata sulla esperienza e sulla ricerca per poi tornare in Calabria e diffondere la voglia e la gioia di fare. Simona Lo Bianco che sta facendo un ottimo lavoro sul Parco del Fallistro, facendo incrementare il numero dei visitatori di quel sito. Mensione speciale anche al supporto organizzativo di Roberto Castiglione, Gabriella Catalano e Sandra Dalia dell’Associazione La Forma, Ente di formazione che raccoglie fabbisogni dal mondo del lavoro. Da tempo lavorano sull’idea di una RETE che solo ora si sta delineando in modo del tutto spontaneo e con gli attori giusti, animando buona parte degli Istituti Agrari e Alberghieri di Cosenza e provincia.
In presenza di studenti degli stessi Istituti, gli incontri trasmettono conoscenze che ognuno di noi dovrebbe avere e che intorno al cibo creano collegamenti con l’ambiente, il turismo esperienziale, l’agricoltura sostenibile.
La mission così fortemente affabile e dal linguaggio diretto ha catturato l’attenzione della platea dell’aula magna gremita di giovani.
Non lectio ma Workshop che si lasciano suggestionare dagli input che arrivano proprio dai loro sguardi e dal contesto di quel territorio in termini di autentica condivisione, che spinge nel tracciare dei percorsi specifici basati sulla cultura delle nostre tradizioni, sulla ricchezza e potenzialità della nostra regione, pungolando i ragazzi sulla necessità che siano loro stessi a proteggere questa enorme ricchezza.
Anche la pratica del cucinare e i fornelli dal vivo, attrezzati dagli studenti ramo cucina insieme al loro Prof. Sergio Savaglia nell’aula magna, ha trovato perfetta sintonia con le parole e i concetti espressi dal tavolo dei comunicatori. Lo sguardo andava un po’ dalla Cuciniera, così ama definirsi, Valentina Oliveri che mentre cucinava raccontava i piatti con dovizia di particolari storici e un po’ al tavolo delle testimonianze, un mirabile gioco tra le parole e la pratica.
Probabilmente tra quei ragazzi ci sarà stato chi ha creduto che si trattasse del solito dibattito a cui partecipano senza averne consapevolezza di cosa si tratti. Mentre si andava avanti si è colta invece molta sorpresa e tanta curiosità nello scoprire con quanta semplicità e naturalezza si può valorizzare ciò che ci appartiene.
Prossimi appuntamenti da Settembre con gli studenti e le scuole, la Coldiretti, l’Associazione la Forma e tutti coloro che vorranno proseguire il percorso di conoscenza e approfondimento degli argomenti così cari al gruppo di lavoro della RETE.