Le promesse non mantenute fanno scuola
Con Delibera di Giunta n. 58 del 29.03.19, a firma Pino Capalbo, Rossella Iaquinta, Emanuele Le Pera, Giuseppe Giudice, Francesca Abbruzzese e Salvatore Fusaro, è stato approvato il progetto esecutivo finalizzato alla “ realizzazione di un nuovo Plesso scolastico in Acri centro in sostituzione dell’ edificio scolastico adibito a scuola primaria Foresta”.
L’ importo del finanziamento, pari a 780.000 euro circa, era stato originariamente stanziato per la ricostruzione dell’ edificio scolastico in c/da Foresta ma, atteso l’esiguo numero di nascite e in previsione di una probabile riduzione delle natalità future, l’ amministrazione decideva di destinare l’ importo in oggetto alla realizzazione di un unico Polo Didattico da edificare in San Giacomo, effettivo baricentro tra le diverse realtà periferiche dell’ intero comprensorio. Tanto veniva ribadito, in più occasioni, dal Sindaco Capalbo, anche nel corso di svariati incontri tenuti coi cittadini delle realtà periferiche interessate. In realtà, ab origine, quest’ ultimo dichiarava che la scelta sulla futura destinazione del finanziamento avrebbe dovuto avvenire con lo strumento del Referendum cittadino al fine di attuare un totale coinvolgimento della popolazione. Tale promessa è stata puntualmente disattesa. Ma viepiù. La promessa di utilizzare uno strumento di partecipazione popolare si è in seguito trasformata, improvvisamente, in un dictum autoritario, unilaterale e soprattutto lesivo degli impegni presi precedentemente con i cittadini. Si è deciso, con questa scellerata delibera, di privare un comprensorio ampio, quale quello sangiacomese, che abbraccia varie realtà periferiche tra loro anche lontane, dell’ opportunità di poter fruire di un nuovo plesso scolastico più sicuro, moderno ed efficiente, con spazi maggiormente adeguati alle esigenze di ogni bambino. Provoca sdegno e disgusto constatare che, rispetto ad altre realtà del territorio , il comprensorio di San Giacomo, pur registrando un numero di nuove nascite notevolmente superiore, sia stato per l’ ennesima volta penalizzato da una politica miope che pensa più ad altri interessi che al futuro del Paese. Ancor più sconcerto deriva dal fatto che la delibera in questione sia stata sottoscritta da coloro i quali dovrebbero difendere anche gli interessi del territorio di origine, ma che invece piegano il capo, supinamente, senza manifestare mai un minimo cenno di dissenso. Ulteriore sgomento suscita il silenzio del consigliere più eletto nella scorsa tornata elettorale che, anziché tutelare i diritti dei propri elettori, trascorre il suo tempo tacendo in occasione di ogni Consiglio Comunale. Se i diritti dei cittadini di altre contrade sono stati rispettati, come è giusto che sia, e quelli dei cittadini sangiacomesi sono stati, ex adverso, calpestati, si deve rendere ogni demerito ai rappresentanti istituzionali di maggioranza troppo intenti a dare i numeri, ovviamente solo in Consiglio Comunale. Si invita la cittadinanza ad una maggiore riflessione su quanto accaduto affinché questi signori, in futuro, non abbiano più l’onore di rappresentare Acri in Consiglio Comunale. Certamente, il Sindaco verrà nei prossimi giorni a spiegare le ragioni che hanno portato la sua squadra di governo ad optare per questa incomprensibile ed illogica decisione. Dal punto di vista degli scriventi questa passerella è ormai priva di senso perché tutto è stato già deciso, ed è stato fatto alle spalle dei cittadini in violazione, ancora una volta, degli impegni assunti in precedenza. Il Sindaco cercherà, nei prossimi giorni, di millantare giustificazioni ed alibi da sottoporre al giudizio della cittadinanza per rafforzare la sua posizione. La verità però è una sola, amara e triste: nessuno ha mai lavorato per trovare soluzioni alternative che potessero condurre ad esiti differenti. I sottoscritti, sperando di trovare opportuno sostegno e fattiva collaborazione da parte dei rappresentanti politici ( di qualsiasi schieramento), delle diverse figure che orbitano nel mondo della scuola, delle famiglie coinvolte e di tutta la cittadinanza, sosterranno ogni iniziativa volta a tutelare ed a preservare la dignità del territorio. In questo senso è stata già tenuta una pubblica discussione domenica 31 marzo, per analizzare il contenuto della delibera di Giunta e per ascoltare il punto di vista dei cittadini ( cosa che altri hanno promesso e però non hanno fatto). Tutto ciò nella certezza che, se nulla dovesse cambiare, il giudizio dell’ elettorato del comprensorio sarà duro ed inflessibile.
Innovatori della politica