‘Va’ dove ti porta il cuore’, ma con rispetto
Il prof. Mario Bonacci, nel suo intervento in consiglio comunale, esordendo, con riferimento a due articoli di commento politico apparsi su questa testata e firmati da chi scrive, ha detto che alla tastiera di un computer preferisce un approccio de visu, guardando negli occhi il suo interlocutore.
Quindi, con un colpo d’ala di provvidenziale coerenza, si lancia in una lunga serie di invettive, producendosi in un monologo e soprattutto senza la possibilità di un contradditorio, utilizzando il consiglio comunale come megafono per screditare il reprobo che si era permesso di fornire una interpretazione delle ultime vicissitudini politiche nella nostra città.
Mi sarebbe piaciuto, prof. Bonacci, poterla de visu accompagnare nella disamina tra i concetti di giornalista e giornalaio e magari anche in quella sulla differenza tra un politico serio e uno che vende fumo. Non è stato possibile.
Questa testata è nata con il dichiarato obiettivo di cercare un giornalismo pulito, con la consapevolezza che dal processo dialettico si possa crescere tutti. Non ci lasceremo coinvolgere in un delirio in cui il confronto è unicamente tra chi proferisce l’insulto più grosso.
Per cui, da parte nostra, nessun epiteto ingiurioso, che spesso qualifica più il mittente del destinatario. Tuttavia, le chiediamo solo rispetto: delle persone e delle intelligenze. Lei non può replicare a degli appunti politici offendendo chi li ha scritti, perché potrebbe sembrare a corto di argomenti.
Il prof. Bonacci in consiglio ha preteso un tempo di settanta minuti, da regolamento. Tuttavia, si è ben guardato dal sollevare la questione tempo prima del suo intervento, Risultato: mentre gli altri hanno parlato solo dieci minuti, il suo intervento è andato avanti praticamente senza limiti di tempo. Non è stato bello nei confronti dei suoi colleghi(stavo per scrivere soprattutto di opposizione, ma sarebbe stato inappropriato)
In un mio scritto (per chi vuole leggere), il prof. Bonacci ravvisa un’offesa alla sua famiglia. Ci vuole una bella dose di fantasia, per non dire di malevolenza, per dare questo significato a quel passaggio. Non solo chi scrive, ma anche chi legge può essere di parte. Per la cronaca, il riferimento esclusivo era alla famiglia politica che l’accomuna al sindaco, cioè sinistra e centrosinistra, come dimostra anche il concetto figurato dell’albero dal cui tronco nascono i rami che si allontanano. Non pensavo che ci volesse la chiosa!
Prof. Bonacci, qui lei, come ognuno, troverà sempre ospitalità, con l’unica condizione del rispetto, anche nel linguaggio, verso tutti. Su queste pagine potrà esprimere le sue idee e confrontarle con quelle degli altri, magari riusciremo tutti insieme a migliorarci.
Noi non rinunceremo a esprimere le nostre, e se sulla nostra strada troveremo un Bonacci che ci insulta e tenta di intimidirci, gli spiegheremo che stavolta ha sbagliato bersaglio.
Nel suo intervento in consiglio comunale, a proposito di politica, tutto ha fatto tranne che spiegare i motivi per i quali sta per abbandonare le opposizioni per trasferirsi in maggioranza. Parlando della sua collocazione, l’ha definita di attesa. L’attesa in soldoni si traduce in un voto di astensione, non in uno di approvazione. Come poi si possa definire attesa l’atteggiamento di chi partecipa attivamente alla stesura del bilancio, lo sa solo lei. In ogni caso, su queste cose da questa parte troverà sempre interlocutori pronti al confronto, sulle contumelie tese a screditare chi ti sta davanti, solo totale chiusura e un invito a rivolgersi altrove.
Piero Cirino
Becero trasformismo da 4 soldi,vestito di politichese e ammantato di unità a sinistra (da che pulpito….)
Firmato: un “FESSACCHIOTTO “che non ha mai tradito ideali, elettori, amici e compagni.
P.S.- A volte il delirio e la confusione portano ad attaccare irrazionalmente chiunque ci faccia notare che la realtà è diversa dalle favole che si vorrebbero tramandare.
Ovviamente, massima solidarietà a Piero Cirino ed Acrinews,una delle poche voci critiche rimaste ad Acri.
Consiglio comunale indecoroso! Bravo Piero, la giusta risposta a chi pensa di far breccia alludendo a querele ed altre quisquilie (nella consapevolezza della piena valenza giornalistica dei tuoi articoli; per inciso: commette il reato di calunnia chi querela sapendo che non c’è reato). Noi, come già ho scritto, continueremo a vigilare, a contrastare ogni maldestro tentativo di mistificazione dei fatti ed a rispondere a qualsivoglia bieco attacco strumentale!
Consiglio comunale indecoroso! Bravo Piero, la giusta risposta a chi pensa di far breccia alludendo a querele ed altre quisquilie (nella consapevolezza della piena valenza giornalistica dei tuoi articoli; per inciso: commette il reato di calunnia chi querela sapendo che non c’è reato). Noi, come già ho scritto, continueremo a vigilare, a contrastare ogni maldestro tentativo di mistificazione dei fatti ed a rispondere a qualsivoglia bieco attacco strumentale!