Un Gran pericolo evitato
Avete mai letto l’articolo di Padula, che reca il titolo che abbiamo dato a questo pezzo?
Qui c’è tutto il giornalista ironico, sarcastico, scanzonato.
L’attacco è un capolavoro:
“Boccadoro, Boccaperta, Pinnicchio e Sguizzino, giovani da venti anni in su, e che viveano a giornata entrarono, nel disegno di uccidere le loro mogli, e poi buttarsi alla campagna”.
Ricordiamo che quanti divenivano fuorbanditi o “briganti” che dir si voglia. La prima cosa che mettevano in atto, generalmente, era quello di uccidere la propria moglie. Questo perché si evitava che sulle donne si facessero rappresaglie, violenze sessuali e vari altri soprusi, che non fanno onore a uno Stato civile!
Cediamo al cronista, per una precisazione importante:
“E ben inutile l’aggiungere che le loro brave mogli gli aveano resi tutti e quattro cornuti”.
Questo avveniva tra i nostri monti e la descrizione che il nostro fa di Acri è d’una precisione e d’un rigore verso chi ha colpe, per un mancato incivilimento, tanto da suscitare le ire di qualche compaesano.
Torniamo agli aspiranti briganti, che pensano di uccidere le mogli.
“Boccadoro è balbuziente, e dice ai compagni: Cominciamo dalla mia; la me ne ha fatto di quelle, che vogliono aceto e sale; pure non mi dà l’animo di ucciderla con le mie mani: la ucciderete voi, ed io poi ucciderò le vostre. Insomma si stabilì, che ciascuno ordinasse la morte della propria moglie, e vi fosse presente senza prendervi parte”.
Vanno in casa di Boccadoro dove mangiano.
“Ma ad un cenno di Boccadoro brandiscono chi scure, e chi pugnale, e le danno sopra. La brava ragazza salta su come una vipera, si aiuta con pugna, con calci, con morsi, para i colpi e grida all’accorruomo”.
Accorrono in aiuto vicini. I quattro scappano.
“Boccadoro dice; Ora andiamo da Boccaperta. Boccaperta picchia alla sua porta”.
La donna, però, si era chiusa dentro e “alle grida del marito, che aprisse rispondeva risolutamente: Va via, becco fetente. Intanto i congiunti delle donne si erano levati a rumore e i quattro assassini fuggono in campagna”.
Si dà la caccia agli sgangherati “briganti” e li si assicura alla giustizia.
Rinviamo chi volesse conoscere i particolari della conclusione a cercarli su Il Bruzio.
Giuseppe Abbruzzo