PER NON DIMENTICARE: ANGELO SAMMARRO POETA

E’ successo un po’ percaso, mettendo a posto alcuni libri in uno degli scaffali più alti del miostudio, di imbattermi con le opere di Angelo Sammarro, anche se confesso chepiù di una volta nella mia vita  ho pensatoe ricordato il poeta. Più di una quindicina di volumetti che mi sono portato aPerugia quando ho deciso di mettevi radici. Ho avuto modo di conoscere il poetapersonalmente e di essere stato a casa sua più volte. Abitava nel rione S.Francesco a due passi dal convento delle suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori. Sammarro era nato ad Acri il 12maggio del 1927. Si è laureato in Lettere all’Università di Roma ed hainsegnato alla  scuola media “Leonardo da Vinci” di  Acri . Un personaggio che non passavainosservato; sempre elegante in abito e camicia. Una capigliatura bionda e gradinata all’indietro. L’autore della Storia della letteratura acrese,  GiuseppeJulia, cita che Sammarro “nei suoi scritti mostra vari interessi culturali ecritici, anche se non sempre sufficientemente approfonditi”. Registra, lo stesso autore ,  che proprio nella sua prima opera  dal titolo “Aurora” del 1944 (aveva soltanto17 anni! ),  il Nostro nella prefazionesi definiva “figlio del popolo innamorato fin da fanciullo della Libertà,dell’Italia, della Virtù e del Lavoro. Io non possiedo questo testo, incompenso ne ho tanti altri, e qualcuno di questi anche con dedica. Oggi però mipongo una domanda: ma, dalla sua scomparsa il 28 ottobre 2010, si è maiqualcuno ricordato di Angelo Sammarro? Eppure ha scritto migliaia di versi,saggi critici, prosa, e soprattutto molti libretti che semplificavanol’apprendimento agli alunni per meglio comprendere la Divina commedia o lamatematica e la geometria. Certamente la parte più interessante dellaproduzione di Sammarro è la poesia. Attraversare la poetica del Nostro èscoprire l’umanità e la bellezza con una ricchezza della lingua che ci consegnal’uomo, il professore, l’intellettuale. Egli canta non solo la vita e l’amorema celebra con passione i luoghi del proprio paese, la memoria dei luoghi doveha vissuto per motivi di studio (Roma). Canta con versi dolci e amorevoli laCalabria e ogni angolo di questa terra, l’Italia con la sua arte e i suoitesori, confessando un attaccamento alle proprie radici fino a svelarcisentimenti e affetti non corrisposti.

Orgogliosamente calabrese, scrive e descrive questa terra ed in particolare Acri come il luogopiù bello e il paradiso dove attingere ispirazione per una resa poetica che nonha niente da invidiare ad altri. Bisognerebbe conoscerlo meglio e approfondirelo studio delle sue opere. Soltanto così si potrebbe riabilitare il poeta etoglierlo dall’oblio nel quale l’abbiamo relegato. Uno spirito libero e unavoce critica che ha lasciato il segno anche con acume satirico suicontemporanei governatori della politica locale,  senza remore e senza paura di toccareinteressi e persone direttamente coinvolte. Osserva con distacco ilcomportamento di molti concittadini che usano e abusano della propria posizionee del proprio potere per fare e disfare a proprio piacimento o peraccondiscendere al volere dei potenti. Elenco qui di seguito le opere editedallo stesso autore: Lirios, 1960; Poemimediterranei, 1960; Poemi in miniatura; Poemi brevi,1962; Poemi verdi,1974;Poemi blu; Poemetti italici,1965;Piccoli Poemi; Poesie varie,1965; Orizzonti dipoesie,1972; Oasi di poesia,1973;I Poemi d’Italia,1977; Novelle Calabresi;Romanzi in miniatura,1960. Tra i saggi ricordiamo: Italia bellissima , 1965;Dante Alighieri,1965; Sud; Gesù; Calabria Nostra,1966; Saggi critici vol.I,1977; Saggi critici vol. II, 1978; La questione meridionale, 1977.

Pedagogia:Italia Junior; La scuola italiana. Matematica: Sintesi digeometria; Sintesi di matematica.

Forse mi sarà sfuggito qualche altro testo pubblicato nel tempo. Non sappiamo se ci sono inediti perché fino ad  oggi nessuno ce li ha segnalati. Credo sia doveroso indagare e soprattutto dedicare almeno un ricordo nell’ambito del premio Padula, come è stato per altri autori acresi. Spero e mi auguro che qualcuno possa cogliere l’invito e onorare un figlio che tanto ha amato e dato alla sua Acri, celebrandone la sua ricchezza.

Francesco Curto

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3 risposte

  1. Immacolata ha detto:

    Vi ringrazio di vero cuore per aver ricordato il mio carissimo zio! Complimenti per l’articolo, curato nei minimi dettagli.

  2. Mirella Sammarro ha detto:

    Grazie mille per aver ricordato mio zio e per avergli dedicato queste parole così belle .

  3. Franco ha detto:

    Grazie per aver ricordato mio Cugino Angelo, che per differenza vedi età chiamavo con molto affetto zio Angelo in quando lui eera dello stesso anno di nascita di mia madre, sua zia Nunziatina. Ricordo che ero piccolo e che omaggia a tutti i parenti con copie delle sue opere, che sicuramente si trovano nello studio di casa ad Acri).
    Franco Ritacco

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