Primarie Pd, domani si vota anche ad Acri
Domani si vota anche ad Acri per eleggere il nuovo segretario nazionale del Partito Democratico. Le urne saranno aperte dalle ore 8:00 alle 20:00, a Palazzo Sanseverino-Falcone. Per esprimere la propria preferenza non è necessario essere iscritti al Pd e potranno votare tutti i cittadini che “dichiarano di riconoscersi nella proposta politica del Pd, di sostenerlo alle elezioni e accettino di essere registrati nell’Albo pubblico degli elettori”. L’età minima per votare è 16 anni. I minori, gli studenti, i lavoratori fuorisede e i cittadini stranieri, comunitari e non, con regolare permesso di soggiorno, dovevano registrarsi online (il termine scadeva il 25 febbraio). Per partecipare al voto è richiesto un contributo di 2 euro, tranne gli iscritti al partito in regola con il tesseramento.
Tre i candidati in corsa per la segreteria: Maurizio Martina, Nicola Zingaretti e Roberto Giachetti.
Ad Acri il sindaco Pino Capalbo si è già apertamente schierato con Martina ed è capolista nel collegio n.2, Cosenza-Castrovillari, ma non mancano gli estimatori di Zingaretti. L’ala “governativa” del partito, con consiglieri e assessori, è quasi tutta schierata sulle posizioni del primo cittadino, ma non mancano le eccezioni.
Al di là della scelta sul candidato segretario, c’è tutta una serie di motivazioni che spesso hanno finalità diverse. Non si spiegherebbe altrimenti la sfida tutta interna alla candidatura Zingaretti, con liste ferocemente contrapposte. Come spesso accade, in molte circostanze le scelte sono dettate più da calcoli interni, con un occhio alla segreteria e l’altro alla geografia interna. Le mire all’assemblea nazionale o comunque alla ridefinizione degli equilibri che andranno a cristallizzarsi nella nuova stagione del Pd non vanno sottovalutati nel risultato complessivo che domani si determinerà.
Per quanto riguarda l’ambito locale, intorno al Pd acrese c’è poi tutta un’area polemica nata in seguito al rimpasto di giunta di qualche mese fa e alle ultime dinamiche che hanno portato due consiglieri di maggioranza traslocare nelle file delle opposizioni consiliari che potrebbe avere un suo peso, sebbene non sia elettoralmente organizzata per questo o quel candidato.
Insomma, il risultato che verrà fuori dalle urne domani non avrà unicamente proiezioni nazionali, ma molte scelte avranno motivazioni personali e locali.