LA NOSTRA IDEA DI INFORMAZIONE

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La nascita di un nuovo strumento di diffusione di notizie, di dibattito, porta inevitabilmente speranze e interrogativi. Abbiamo, senza indugio, deciso di aderire all’invito del Direttore Piero Cirino, amico di sempre, col quale abbiamo condiviso e condividiamo una certa visione del mondo e del modo di fare informazione. Piero non è solo un giornalista navigato, è uomo di cultura, persona impegnata nel sociale. Come molti di noi, ha le proprie idee e non ne fa mistero. Non ha mai permesso, però, alle sue convinzioni di incidere sul modo di fare informazione. E questo è uno dei suoi pregi.

Una visione condivisa del modo di gestire l’informazione, un’etica comune, ha fatto sì che le nostre idee convergessero e si materializzassero in questo sito, che dovrà essere una palestra aperta a chiunque abbia qualcosa da dire, nell’ottica di favorire la circolazione di idee e il confronto. Non è un caso che Piero abbia deciso di ripubblicare i numeri di “Confronto”, che, per quarant’anni, è stata una voce libera sul nostro territorio, sempre attento ai fatti, mai ossequioso né chino di fronte ai potenti. “Confronto”, parallelamente, non si è mai macchiato di quello che riteniamo sia un crimine per chi fa informazione: in nessun caso ha prestato le proprie pagine per attacchi speculativi, commissionati da speculatori vecchi e nuovi, che in ogni epoca sono sempre stati presenti. Lo speculatore è facilmente riconoscibile per un modo di fare spocchioso, prepotente, assolutamente irrispettoso non solo delle persone ma anche dei fatti, che manipola a proprio piacimento per subdoli fini. Ciò che interessava “Confronto”, invece, erano solo i fatti e le loro dinamiche, non già le persone, che meritavano e meritano rispetto. Gli attacchi personali, speculativi, oltre che deprecabili sul piano etico, li consideriamo, sul piano pratico, sommamente inopportuni: non infrequentemente espongono chi se ne rende artefice a degradanti e umilianti ritrattazioni pubbliche.

La politica degli attacchi speculativi mal si concilia con lo spirito libero, che fu di “Confronto” e di cui Acrinews.it si candida orgogliosamente a raccogliere il testimone. “Confronto” aveva come archetipo un grande giornalista e scrittore, Ennio Flaiano, che, a proposito della categoria, era solito ripetere una frase proverbiale:

Se il sedere dei potenti fosse rivestito di carta vetrata, più della metà dei giornalisti italiani sarebbero privi di lingua”.

Forti di queste premesse e rifuggendo da qualsiasi intento polemico – non ci interessa e non ci appassiona – veniamo a esporre quelle che sono le nostre idee e il nostro “programma”:

  • Dare spazio a chiunque abbia voglia di esprimere le proprie idee, nel rispetto delle persone e nell’esclusivo interesse di mettere in rilievo i fatti.
  • Nella diffusione degli articoli, la priorità sarà dettata unicamente dall’importanza degli eventi, giammai da considerazioni personali su chi scrive.
  • A chi intende utilizzare il sito per attacchi speculativi, suggeriamo l’utilizzo della forma del manifesto: per questi signori, porte aperte per uscire, sprangate a doppia mandata per entrare.
  • Avversione per posizioni preconcette: il sito non sarà mai uno strumento di lotta politica o personale.
  • Attenzione verso la nostra Storia e le nostre tradizioni: siamo convinti che chi scrive e diffonde debba anche tramandare la nostra cultura, di cui andare fieri, in primis di quella popolare.
  • No ai qualunquisti, a coloro che prendono la penna per dire peste e corna di chiunque, tanto bravi a degradare, quanto inefficaci sul piano propositivo e dell’impegno personale.

Il sito sarà ovviamente apartitico, aperto a chiunque si riconosca nel nostro programma. Apartitico non vuol dire, chiaramente, asettico. Semplicemente non avrà preconcetti verso nessuno. Non avendo padroni né committenti, non avrà nemmeno interessi da difendere. Questa, riteniamo, sia la nostra forza. Il viaggio è iniziato, l’augurio è che a seguirci siano in molti.

Massimo Conocchia

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4 risposte

  1. francesco Curto ha detto:

    Grazie Massimo. Condividendo tutto di quanto tu hai affermato e sostenuto, io seguirò la nuova testata (d’angolo) di informazione di Acri e su Acri. Un grazie di cuore va all’amico comune Piero che ha avuto il coraggio di mettersi in gioco mettendoci la faccia e di dare voce a chi voce spesso non ha. Bellissima l’idea di riproporre Confronto. Le nuove generazioni avranno la fortuna di ritrovare le proprie radici e di conoscere la storia dei luoghi e delle memorie dei propri genitori-attori di un paese ricco di cultura e di orgoglio, di tradizioni e di slanci ideali, di sacrifici e di riscatto. Tutto ciò grazie a chi questa storia l’ha registrata nel tempo oggettivamente e con onestà intellettuale: Giuseppe Abbruzzo. Ora posso anche acquietarmi l’anima sapendo che qualcuno ha raccolto il testimone. In primis Tu Massimo e con te Piero. Tutto il mio sostegno per quel che mi è possibile. Con affetto Francesco Curto

    • Massimo Conocchia ha detto:

      Grazie Franco per le Tue puntuali e preziose osservazioni. Siamo felici di averti a bordo. I tuoi commenti, i tuoi scritti, il supporto di una persona come te è per noi linfa vitale. È importante che tu ci osservi, ci segua e ci dia il tuo contributo di persona attenta, rigorosa e intellettualmente onesta. Non è piaggeria, ci conosciamo da una vita e sai che quanto ho scritto corrisponde al mio pensiero su di te. Ti abbraccio fraternamente e ti ringrazio, Massimo.

  2. Franca Azzarelli ha detto:

    Sicuramente i contributi del dottore Conocchia potrebbero abbracciare e abbracceranno ambiti di varia natura, perché lui, al di là dall’essere cardiologo e cardiochirurgo, dirigente medico e professore presso la facoltà di medicina di Novara, è letterato, storico, personalità eclettica e scrittore. Il suo ultimo lavoro di scrittura rappresenta un’esauriente fonte di conoscenza a proposito del problema malaria in Calabria. Dove voglio arrivare? Sarebbe interessante pubblicare su acrinews pagine scelte di quel saggio, pagine scelte da lui per raccontare quel grande evento morboso quale la malaria è stata e alcune figure di alto profilo umano, che hanno garantito aiuto e assistenza senza alcun interesse personale. Il dott. Conocchia non me ne vorrà, ma so che in molti gradirebbero.

    • Massimo Conocchia ha detto:

      Carissima professoressa Azzarelli, la ringrazio anche per questo contributo, per gli apprezzamenti e per quanto fa rilevare. Riguardo al mio ultimo lavoro, provvederò a selezionare alcuni brani, mettendo in rilievo figure di alto profilo umane e professionale, che hanno speso la loro vita, disinteressatamente, per la nostra terra. E pensare che alcuni, come Umberto Zanotti Bianco, non erano nemmeno calabresi. Si tratta di persone che, supplendo a un vulnus istituzionale, hanno garantito aiuto e assistenza in un periodo non facile. La malaria, come opportunamente è in maniera esaustiva, ha messo in evidenza il dottor Iulia nel corso della presentazione del libro, è stato un male endemico nella nostra regione con elevatissimi costi in termini umani e sociali. Grazie ancora professoressa , Massimo Conocchia.

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